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Vecchio 26 febbraio 20, 21:48   #41 (permalink)  Top
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Ok ma che senso ha uscire dalla condizione ottimale?
Claudio
Bho, tipo cambiare velocità?

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a zero e profilo biconvesso quindi nessun effetto portante o deportante.
Claudio
Solo in un assetto, e se il peso non cambia, vuol dire solo una velocità che vorrei sapere chi te la dice

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Ora se la superficie dello stabilizzatore fosse maggiore per creare quella forza di 400g assumerebbe un'incidenza minore di 1 grado.
Claudio
Le dimensioni contano, ma non sono tutto, il profilo? L'allungamento?

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L'ala tende a ruotare e trasferisce la sua energia
Claudio
Energia? Ci posso caricare le batterie della ricevente?

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cui lavora e l'incidenza elevata lo porta verso la sua situazione di stallo che causerá di conseguenza lo stallo dell'ala. Al contrario il piano di coda piú grande lavorerá a Reynolds maggiori con incidenze piú basse e quindi garantirá piú sicurezza in caso di stallo.
Claudio
Stalla prima l'uovo o la gallina?
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Dire di essere in male fade equivale a minaccia...
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Vecchio 26 febbraio 20, 21:54   #42 (permalink)  Top
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Solitamente i canard sono progettati in modo che stalli prima la superfice davanti, in modo che all'avvicinarsi dello stallo dell'ala, il pianetto la anticipi, facendo abbassare il muso, essendo lui portante in condizioni "normali"
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Dire di essere in male fade equivale a minaccia...

Ultima modifica di Ste41 : 26 febbraio 20 alle ore 22:02
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Vecchio 26 febbraio 20, 22:22   #43 (permalink)  Top
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Ok ma che senso ha uscire dalla condizione ottimale? Tu puoi anche con un CG assurdo raggiungere un DL negativo ma avresti un volo pessimo.
Considerando il piano di coda come stabilizzatore proviamo a ragionare cosi: spatolino a zero e profilo biconvesso quindi nessun effetto portante o deportante.
L'ala tende a ruotare e trasferisce la sua energia allo stabilizzatore che al paro di un piano tutto mobile acquista un'incidenza tale da sviluppare la forza necessaria a contrastare il coefficente di momento.
Ora proviamo a fare i conti della serva con numeri inventati:
L'ala ad una velocitá x genera una forza di spinta sullo stabilizzatore di 400g
Lo stabilizzatore con superficie y deve creare una deportanza di 400g e per fare questo assume un'incidenza di 1 grado.
Ora se la superficie dello stabilizzatore fosse maggiore per creare quella forza di 400g assumerebbe un'incidenza minore di 1 grado.
Qui servirebbe un ing. per stabilire se la resistenza data dal piano di coda 1, ad incidenza maggiore, é minore di quella data dal piano di coda 2 ad incidenza minore; ma la cosa certa é che piú il piano di coda é piccolo piú soffrirá per i Reynolds bassi a cui lavora e l'incidenza elevata lo porta verso la sua situazione di stallo che causerá di conseguenza lo stallo dell'ala. Al contrario il piano di coda piú grande lavorerá a Reynolds maggiori con incidenze piú basse e quindi garantirá piú sicurezza in caso di stallo.
Claudio
La condizione ottimale sarebbe quella di massima efficienza?
C'è chi dice che invece di volare alla massima efficienza sia più importante avere un DL e un baricentro tali che quando poi si entra in termica si può cabrare il più possibile (per avere la minor velocità di caduta?) senza entrare in stallo.
Io sono in parte scettico ma c'è gente che ci fa e ci vince le gare.

L'ala ad una certa velocità x non scarica sullo stabilizzatore una ben che beata forza z.
Al limite gli fa vedere una leggera incidenza negativa in funzione della poca o tanta portanza che sta sviluppando, tramite la deviazione verso il basso del flusso. La coda ne vede una parte perchè non è abbastanza lontana dall'ala.
Ma la cosa potrebbe essere fuorviante benchè succeda in realtà.

Riformuliamo: l'ala ad una certa velocità ed angolo di attacco genera una certa portanza.
Questa portanza, con il suo braccio di leva (piccolo) rispetto al CG e al coefficiente di momento (di solito negativo e quindi picchiante) deve essere equilibrata da qualcosa. Altrimenti l'ala inizierebbe a ruotare attorno al baricentro finchè non raggiunge una qualche altra sorta di equilibrio. A naso direi che tenderebbe a picchiare e far ruotare il muso (dell'aereo) verso il basso.
Questa cosa deve essere equilibrata in qualche modo per avere un volo stabile.
Per equilibrarla ci vuole un qualche momento cabrante che tende a ruotare verso l'alto.
Per ottenere un momento cabrante io ci vedo bene un bel piano di coda che, tramite il suo braccio di leva rispetto al CG, crea una deportanza verso il basso.
Così in teoria la cosa funziona.
Per sapere a che DL la faccenda stia in equilibrio hai due strade (da te già citate in verità).
O fissi la posizione del baricentro e poi vari il DL finchè l'aereo è stabile (e poi ti vai a guardare se stai volando ad una velocità, un'incidenza, un'efficienza e un margine statico che ti garbano) oppure fai il contrario, fissando il DL e spostando poi il CG finchè non ottieni un volo stabile (e anche qui ti rivai a vedere se la velocità, l'incidenza, l'efficienza e il margine statico ti garbano).
Fatta una delle due cose dovresti poi capire anche se in spirale la cosa continua ad essere vantaggiosa e ti garba oppure no.

Ma potresti anche ragionare al contrario.
Stimando il peso/carico alare del modello, la velocità a cui vuoi volare e l'efficienza a cui vuoi volare, "calcolarti" a che incidenza deve operare l'ala e da qui "risolvere" a quale posizione di CG e DL devi settare il tutto (verificando nel contempo il margine statico e il comportamento in spirale poi).
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Vecchio 26 febbraio 20, 23:03   #44 (permalink)  Top
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In tutto questo il nostro Angelo come ha risolto il suo problema ?
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Ciao, mauro.
Meno cose ci sono meno se ne rompono!


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Vecchio 28 febbraio 20, 11:24   #46 (permalink)  Top
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In tutto questo il nostro Angelo come ha risolto il suo problema ?
La minestra è stracolma!
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Vecchio 28 febbraio 20, 12:32   #47 (permalink)  Top
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In tutto questo il nostro Angelo come ha risolto il suo problema ?

Indico i problemi che ho avuto (segnalati da altrettanti discussioni ) e l'eventuale soluzione adottata:

1) Avevo una radio che ogni tanto ronzava e non capivo il perchè.
Dopo la rottura di un aliante explorer 2 ho capito che quel ronzio segnalava la mancanza o debolezza del segnale di comunicazione con la ricevente.

Soluzione: Fare attenzione a come si installa la ricevente sulle fusoliere al carbonio.

2) Il crasch dell'aliante explorer è quasi certamente dovuto o al contatto elettrico dell'antenna ricevente con la fusoliera di carbonio o perchè, magari l'antenna furisciva poco dalla fusoliera. Fatto stà che l'aliante non rispondeva ai comandi.

Soluzione: 2 settimane di lavoro di colleghi specializzati per riparare il modello. Non so il costo perchè non mi hanno ancora portato il biglietto.

3) Problema: avevo un aliante Robbe ASK 23 bello, curato ma, quando viravo, ogni tanto andava in vite all'improvviso. Una vite più bassa delle altre ha causato la rottura.

Soluzione: L'ho finito di rompere a martellate e l'ho buttato in pattumiera. Non spendo tempo e soldi per un modello che vola male.

Però è rimasto sempre il dubbio sul perchè stallava così facilmente. Ecco il motivo del post.

Ciao
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Vecchio 28 febbraio 20, 13:09   #48 (permalink)  Top
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Peccato, potevi tenerlo per provare le riceventi e lavorarci per tentare di eliminare il problema.

Cosi' continueremo con le ipotesi, a brancolare come gattini ciechi

Il mio parere l'ho già dato : troppo movimento del quota, aggiungerei abbinato a carico alare non ridotto e baricentro troppo avanzato.

Infine anche la forma della deriva potrebbe avere la sua importanza, negli aerei da turismo c'è una superficie triangolare installata davanti alla deriva che viene denominata "antivite"...ci sarà un motivo.



Umberto
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SONO DEI POLLI !
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Vecchio 28 febbraio 20, 21:09   #49 (permalink)  Top
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e denominata "antivite"...ci sarà un motivo.



Umberto
Diversa la freccia, diverso l'angolo di stallo.

Si sacrifica un poco l'efficacia di una superficie, ma si mantiene l'efficacia per angoli d'attacco più alevati. (semplifcando a massimo)

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Ste41 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 febbraio 20, 22:24   #50 (permalink)  Top
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Diversa la freccia, diverso l'angolo di stallo

Ciao Ste41

Per freccia si intende l'angolo tra le ali?
In effetti a questo non avevo pensato.
A parità di altri elementi se aumento l'angolo tra le ali effettivamente dovrei aumentare la stabilità.
Ma anche in virata?.
Al mio modello avrei potuto cambiare la baionetta e dare un paio di gradi in più.
Ciao
Angelo non è collegato   Rispondi citando
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