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-   -   Differenze tra coda Croce e V-tail su f3j (https://www.baronerosso.it/forum/aeromodellismo-alianti/146750-differenze-tra-coda-croce-e-v-tail-su-f3j.html)

beboivan 17 settembre 09 09:55

Differenze tra coda Croce e V-tail su f3j
 
Ho cercato nel sito , ma non ho trovato niente , sicuramente ci sarà da qualche parte in questo caso basta che mi rimandate al link !

Che differenze ci sono tra i due tipi di coda ?

cercate di rispondere in modo non troppo tecnico , sono all'inizio ! :wink:

grazie ciao Alberto

pitlor 17 settembre 09 10:30

La differenza per me è solo nel settaggio, leggermente più complesso nella coda a V. Preferisco avere il profondità orizzontale per inclinarlo a piacimento indifferentemente dal direzionale, in una coda a V devo sempre inclinare due superfici e se voglio curvare devo spostarne 2. E' più complesso ed i vantaggi sono aver solo due superfici e non tre (meno resistenza, attriti, vortici, e sicuramnte il peso...), sicuramente la differenza è minima se non fai gare ...


Su wiki è ben spiegato se mastichi un po di eglisheee
V-tail - Wikipedia, the free encyclopedia

Ciao
Lorenzo

beboivan 17 settembre 09 11:06

xxx
 
grazie :D

ma perchè la differenza è minima se "non fai gare " ?

ciao

Gene57 17 settembre 09 11:28

Citazione:

Originalmente inviato da beboivan (Messaggio 1720785)
Che differenze ci sono tra i due tipi di coda ?
cercate di rispondere in modo non troppo tecnico , sono all'inizio !

ciao Alberto
una delle principali differenze e' il peso
la coda a V permette di risparmiare anche 150/200 grammi sul peso complessivo del modello
bisogna pero' dire che ultimamente (diciamo un paio di anni) sono migliorate le tecnologie costruttive e pertanto nei moderni F3J la differenza di peso e' piu' contenuta, puo' anche stare sotto i 100 grammi
la coda a V da un punto di vista del settaggio e' leggermente piu' complessa, nel senso che va trovato la giusta differenziazione da dare ai pianetti per un corretto funzionamento
per parlare in "non tecnico" :
per la funzione cabra/picchia non c'e' problema : i due pianeti si muovono in egual misura
per la funzione deriva il pianetto deve scendere leggermente di piu' di quanto salga : ad esempio scende di 7 mm. e sale di 6
se questa differenziazione non e' centrata bene il modello potrebbe scampanare quando si da il comando di deriva ; ma e' comunque una cosa minima ; la misura che ti ho dato sopra e' gia' una base di partenza e dovrebbe andar bene
dal punto di vista volo :
il modello con coda a "V" e' generalmente un po' piu' nervoso (ma dipende anche da come si dosano i comandi)
permette solitamente di girare termiche piu' strette
salvo il caso di piloti "profi" che possono valutare bene e possono preferire una soluzione all'altra in funzione del loro modo di pilotaggio, per il pilota normale e' piu' che altro una questione estetica
poi basta concentrarsi sulla messa a punto ed i modelli voleranno altrettanto bene in entrambe le configurazioni
diciamo che :
il coda a croce fa piu' "aereo"
il coda a V fa piu' "scopa volante"
per anni il modello da gara F3J e' stato per la maggior parte a V , ultimamente c'e' una predominante dei modelli a croce ; grazie soprattutto all'uso di materiali piu' leggeri che permettono di realizzare delle code a croce meno pesanti di un tempo

giuseppe generali

Ehstìkatzi 17 settembre 09 11:44

Citazione:

Originalmente inviato da Gene57 (Messaggio 1720879)
ciao Alberto
una delle principali differenze e' il peso
la coda a V permette di risparmiare anche 150/200 grammi sul peso complessivo del modello
bisogna pero' dire che ultimamente (diciamo un paio di anni) sono migliorate le tecnologie costruttive e pertanto nei moderni F3J la differenza di peso e' piu' contenuta, puo' anche stare sotto i 100 grammi
la coda a V da un punto di vista del settaggio e' leggermente piu' complessa, nel senso che va trovato la giusta differenziazione da dare ai pianetti per un corretto funzionamento
per parlare in "non tecnico" :
per la funzione cabra/picchia non c'e' problema : i due pianeti si muovono in egual misura
per la funzione deriva il pianetto deve scendere leggermente di piu' di quanto salga : ad esempio scende di 7 mm. e sale di 6
se questa differenziazione non e' centrata bene il modello potrebbe scampanare quando si da il comando di deriva ; ma e' comunque una cosa minima ; la misura che ti ho dato sopra e' gia' una base di partenza e dovrebbe andar bene
dal punto di vista volo :
il modello con coda a "V" e' generalmente un po' piu' nervoso (ma dipende anche da come si dosano i comandi)
permette solitamente di girare termiche piu' strette
salvo il caso di piloti "profi" che possono valutare bene e possono preferire una soluzione all'altra in funzione del loro modo di pilotaggio, per il pilota normale e' piu' che altro una questione estetica
poi basta concentrarsi sulla messa a punto ed i modelli voleranno altrettanto bene in entrambe le configurazioni
diciamo che :
il coda a croce fa piu' "aereo"
il coda a V fa piu' "scopa volante"
per anni il modello da gara F3J e' stato per la maggior parte a V , ultimamente c'e' una predominante dei modelli a croce ; grazie soprattutto all'uso di materiali piu' leggeri che permettono di realizzare delle code a croce meno pesanti di un tempo

giuseppe generali

se ne deduce quindi che l'unico vantaggio sta nel minor peso del modello con coda a V,eliminata questa differenza con le nuove tecniche costruttive è evidente che la coda a croce è migliore.

beboivan 17 settembre 09 11:51

ok
 
grazie a tutti :D

ottima ,per le mie poche conoscenze , la spegazione di gene57 :wink:

ciao

Gene57 17 settembre 09 11:53

Citazione:

Originalmente inviato da Ehstìkatzi (Messaggio 1720901)
se ne deduce quindi che l'unico vantaggio sta nel minor peso del modello con coda a V,eliminata questa differenza con le nuove tecniche costruttive è evidente che la coda a croce è migliore.

il vantaggio nel volo e' soprattutto quello di riuscire a girare meglio le termiche strette
alcuni piloti sfruttano questa caratteristica per effettuare dei traini molto brevi, con conseguente sgancio a quote inferiori, 80/100 metri, consapevoli che da quella quota se anche c'e' qualcosa di piccolo riescono a sfruttarla
quando la gara si gioca su punteggi molto ravvicinati, anche 2-3 secondi fanno la differenza
bisogna essere pero' piloti molto spregiudicati e molto sicuri di se
volano con modelli a V ed usano, nei fly-off quando ci si gioca il tutto per tutto, fare traini anche di soli 2-3 secondi , i fratelli tedeschi Feigl, uno campione del mondo 2008 ed uno campione europeo 2007
cio' non toglie che anche chi usa il modello a croce puo' usare la stessa tecnica spregiudicata ; nei fly-off, se le condizioni sono buone, piu' o meno tutti fanno un traino non superiore ai 4-5 secondi
g.generali


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