21 luglio 21, 12:58 | #101 (permalink) Top | |
User Data registr.: 08-08-2011 Residenza: Roma
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Se l'acqua espulsa dall'invertitore fosse canalizzata direttamente verso la presa d'acqua e se non ci fosse alcuna interazione con il mondo esterno, la spinta sarebbe ugualmente pari a zero anche nell'idrogetto. Da un punto di vista matematico, dovresti fare la somma vettoriale di tutte le accelerazioni che subisce l'acqua. Alla fine vedresti che in un circuito chiuso il risultato sarebbe zero. Se non fosse così, se metti un'elica in un tubo chiuso su se stesso dovresti ottenere una forza che sposterebbe il tubo, cosa che ovviamente non può avvenire se non nel transitorio di quando accendi l'elica (per reazione sull'elica dell'inerzia dell'acqua). In un caso reale, ovvero che coinvolge anche l'acqua su cui galleggia lo scafo, essendo parte dell'energia ceduta all'esterno, la somma vettoriale delle accelerazioni subite dall'acqua mossa dall'elica dell'idrogetto è diversa da zero e quindi esiste una forza risultante che fa muovere l'imbarcazione. Carlo
__________________ Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio) I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63 | |
22 luglio 21, 16:52 | #102 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-12-2004 Residenza: Genova
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Il sistema può funzionare, perchè viene innescato in partenza, in pratica l'elica va messa in rotazione, a questo punto il tappeto spingerebbe la macchina indietro, questa però è (diciamo) trattenuta dalla spinta dell'elica, per questa ragione il tappeto passa energia alle ruote che la passano all'elica che "trattiene" il veicolo costringendo le ruote a girare. Ovviamente è un tipo di equilibrio instabile, quindi a seconda del rapporto di trasmissione e delle caratteristiche dell'elica, il veicolo può accelerare o rallentare, ma è difficile che possa mantenere una velocità costante. Questo per il modellino. Per quella spinta dal vento non sono ancora del tutto convinto, in particolare non mi convince il superamento della velocità del vento. Ciao. | |
28 aprile 22, 14:31 | #103 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-12-2009 Residenza: Desenzano
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il dibattito è stato risoloto: tempo fa sul tubo ho visto il video del prof. che sosteneva l'impossibilità del fenomeno e che poi ha dovuto ritrattare (perdendo la scommessa). la soluzione infondo è semplice (almeno a parole): tra terra ed aria c'è un moto relativo, quindi si può estrarre energia e se si riesce a farlo abbastanza "in fretta" si ottiene la potenza necessaria per contrastare i vari attriti. Ora due indovinelli strettamente attinenti: (1) l'albatros è in grado di partire con una certa velocità da un punto e portarsi più in alto e sopravento senza battere le ali con una velocità finale identica (o anche superiore) a quella di partenza, basta che ci sia un pò di vento. perchè? (2) immaginiamo due velisti di simile bravura che devono confrontarsi navigando su un fiume con una corrente costante diciamo di 5 m/s, devono partire dal punto A e raggiungere il punto B che è a valle di A, ma c'è un problema: hanno una sola barca e quindi decidono che prima proverà Pippo, poi, riportata la barca al punto di partenza, proverà Pluto e poi confronteranno i tempi cronometrati. parte Pippo e c'è un vento di 5 m/s nella stessa direzione della corrente, pippo completa la sua prova, ma quando tucca a Pluto il vento cessa completamente. chi ci mette meno tempo? |
28 aprile 22, 14:38 | #104 (permalink) Top |
Rivenditore - devCad Data registr.: 04-12-2013
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Ci provo, senza pensarci troppo: 1) Perche' ci sono correnti ascensionali, dinamiche o termiche, con rapporto fra velocita' ascendente media e velocita' del vento maggiore del rapporto di planata del pennuto. 2) Dipende da quanto e' lunga la barca e da quanto e' largo il fiume. Ultima modifica di devCad : 28 aprile 22 alle ore 14:47 |
28 aprile 22, 15:12 | #105 (permalink) Top | |
User Data registr.: 01-12-2009 Residenza: Desenzano
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spiacente, entrambe le risposte sono sbagiate: le correnti ascensionali non centrano nulla (ammesso che in mare aperto dove volano gli albatros ve ne siano) e la lunghezza della barca/larghezza del fiume nun centrano nulla, altrimenti le avrei specificate. Citazione:
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28 aprile 22, 15:14 | #106 (permalink) Top | |
Rivenditore - devCad Data registr.: 04-12-2013
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Ultima modifica di devCad : 28 aprile 22 alle ore 15:17 | |
28 aprile 22, 15:20 | #107 (permalink) Top | |
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Nel caso delle due prove sul fiume, nel primo caso la barca ha un vento apparente pari a zero, quindi non ha alcuna fonte di energia per iniziare a muoversi e generare qualsiasi forma di vento apparente utile per aumentare la sua VMG, nel secondo caso la barca ha un vento apparente di provenienza esattamente dal suo traguardo, quindi per sfruttarlo (e non subirlo) dovrà necessariamente bordeggiarci dentro. Il tempo totale non è determinabile a priori, dipenderà solo dalla sua efficienza nel bordeggio. Carlo
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28 aprile 22, 15:24 | #108 (permalink) Top | |
Rivenditore - devCad Data registr.: 04-12-2013
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28 aprile 22, 15:32 | #109 (permalink) Top | |
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Almeno questa è la mia interpretazione Carlo
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28 aprile 22, 15:35 | #110 (permalink) Top | |
User Data registr.: 01-12-2009 Residenza: Desenzano
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la prima risposta è giusta solo a metà: l'albatros è in grado di salire a quote ben più alte di quelle alle quali queste "oscillazioni verticali" sono surfabili, inoltre le onde si muovono nella direzione del vento e solo in questa direzione sono surfabili, ma l'albatros è in grado di prendere quota e risalire il vento con una sola manovra. riguardo al dynamic soaring... beh in parte si potrebbe chiamarlo così ma l'origine è tutt'altra rispetto a quella che si ha nei pendii dove si pratica aeromodellismo. eppure il motivo dipende in parte anche dalle onde... la seconda risposta è giusta solo a metà: è vero che durante la prima prova la barca ha un vento apparente nullo e quindi... (?) mentre la seconda barca ha un apparente che le permette di creare VMG (velocity made good, proiezione della sua velocità lungo la direzione del vento per i meno pratici di vela) e quindi... (?). di fatto non possiamo determinare il tempo di percorrenza (anche perchè non sappiamo la distanza) ma possiamo dire con cetrtezza chi ci metterà meno tempo. chi? Citazione:
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