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Vecchio 27 dicembre 22, 10:09   #165 (permalink)  Top
quenda
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Come promesso cerco di rispondere a qualche domanda sullo “Scarpone Volante /Flying Boot”.

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Originalmente inviato da mattafla Visualizza messaggio
1) Deriva centrale troppo grande e troppo avanzata longitudinalmente, con diedro trasversale pressocchè nullo.
E' noto che una deriva troppo grande con un diedro troppo piccolo può generare un rischio di instabilità a spirale, per non dire vite.
Cioè la deriva eccessiva in rollio genererebbe un effetto picchiante in volo e, a mio parere, anche in decollo, quando si usasse il timone.
In decollo, sulla deriva timonata e forzata aerodinamicamente dal getto della ventola potrebbe generarsi una forza che, essendo tendente a far sollevare lateralmente la coda del tuttala, potrebbe far premere solo su una delle ruote anteriori, facendo sbandare il modello al raggiungimento di una condizione critica della pista, anche solo leggermente sassosa o disconnessa.
Mi spiace ma capisco quasi niente di quello che scrivi.
Se la deriva è installata alla fine della corda alare di mezzeria (e qui mi viene in mente l’Avro Vulcan)….come potrebbe essere “meno avanzata longitudinalmente”?
Come (e perchè?) potrei spostare la deriva indietro? Dovrei fare una sorta di prolungamento della fusoliera?
Cosa è il “diedro trasversale della deriva”?
Come può una grande deriva generare questa “instabilità a spirale” della quale non ho mai sentito parlare?
Altre cose che non comprendo::…”la deriva eccessiva in rollio genererebbe un effetto picchiante in volo” e il “sollevamento laterale” della coda.
Dal punto di vista tecnico/aerodinamico la coda (che per essere precisi in un tuttala non esiste…), si alza o si abbassa per effetto degli elevoni e si sposta sull’asse di imbardata per effetto del direzionale. Cosa intendi per “sollevamento laterale”?

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Originalmente inviato da mattafla Visualizza messaggio
Le 4 pinne inferiori (lastre piane) reggiruote fino al suolo e troppo prominenti in avanti fanno da canali all'aria tra ala e pista in decollo, in un centro di pressione che temo sia addirittura davanti al CG…… mio avviso c'è un effetto di stabilità direzionale globale inadeguato a contrastare forti sbandamenti laterali di imbardata, perché il derivone centrale è comunque troppo avanti e le winglets mi appaiono troppo piccole per fungere da derivette.
Le flange inferiori si spingono in avanti per evidenti motivi costruttivi dato che servono per installare i galleggianti e inoltre la (probabile) canalizzazione dell’aria sotto l’ala e tra le flange interne doveva servire proprio per creare un certo effetto “Ekranoplano”, anche se, purtroppo, il modello non riuscirà mai a decollare dall’acqua.
Un’altra affermazione che è certamente errata: “c'è un effetto di stabilità direzionale globale inadeguato a contrastare forti sbandamenti laterali di imbardata”
Con sette-dicasi-SETTE superfici verticali parallele al moto del modello, una cosa è certa: lo Scarpone Volante, una volta decollato, non avrà problemi di instabilità sull’asse di imbardata, anzi, per virare sarà indispensabile usare parecchio comando con il direzionale e con gli elevoni.
Un problema diverso è mantenere il modello in asse pista durante il decollo e come scrive Clabe (Post #159), è legato alle 4 ruote che comunque hanno “maggiore autorità” sulla direzione del modello, rispetto a quello che può fare il direzionale.

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Originalmente inviato da mattafla Visualizza messaggio
3) Per il castello ventola pure avanzato e sopraelevato, il centro di spinta laterale del modello potrebbe essere in posizione scorretta, cioè (invero pochissimo) davanti al CG.
Se così fosse, se si facesse decollare il modello con fionda, l'effetto "controbandiera" potrebbe essere disastroso in volo, ma non voglio gufare.
Come ho già scritto molte volte e spiegato in 2 video, so bene che uno dei due grandi difetti di questo modello è il posizionamento della ventola sopra all’ala.
L’idea nasce dalla necessità di tenerla lontana dalla superficie dell’acqua ma in questo modo si genera un notevole effetto picchiante che probabilmente rende impossibile il decollo.
Ovviamente, prima delle prove di decollo su terra, avevo provato a installare la ventola sotto l’ala; un lavoro abbastanza semplice ma che creava ben 3 problemi:

1) Si presentava un forte effetto cabrante che era peggio di quello picchiante prodotto dalla ventola installata sopra l’ala.
2) Rischio notevole di ingestione di detriti nella girante che si veniva a trovare a circa 5 cm. dal terreno.
3) Mancanza di flusso d’aria sul direzionale con conseguente impossibilità di direzionare il modello sulla pista in decollo e atterraggio e cioè a basse velocità. Quest’ultimo problema poteva essere risolto “ribaltando” anche la deriva ma il problema 2 mi ha fatto accantonare l’idea.

Non so cosa sia l’effetto "controbandiera" ma per adesso non ho intenzione di tentare il decollo con la fionda.

Citazione:
Originalmente inviato da mattafla Visualizza messaggio
2) Ridurre la superficie anteriore delle 4 pinne; ho l'idea di ricavare una struttura a 8 gambe dalle pinne medesime (4 montanti anteriori + 4 derive posteriori).
Per ogni pinna adesso ci sono 6 montanti, o traverse diagonali. Si potrebbero togliere i 3 montanti centrali di ogni pinna, lasciando solo il montante anteriore a vista e 2 montanti posteriori ricoperti oracover.
Lasciando girare l'aria nelle 4 future finestre anteriori, risulteranno in totale 4 derive posteriori inferiori all'ala, derive ricavate dalla parte posteriore delle precedenti attuali pinne.
Le 4 derive, essendo spostate indietro, dovrebbero essere già sufficienti per la stabilità direzionale, anche senza il derivone centrale.
Dato che sono “di coccio” anche stavolta ho capito niente, ma sembra una soluzione molto complicata (8 gambe, 4 montanti, 4 derive…).
Per spiegare la tua idea sono indispensabili dei disegni perchè “a parole” non riesco a capire.

Citazione:
Originalmente inviato da mattafla Visualizza messaggio
1) Togliere completamente il derivone centrale aerodinamicamente potrebbe essere un'ottima soluzione per il volo, salvo il problema del recupero dell'idrovolante dopo l'ammaraggio.
Io accantonerei l'idea di direzionare il modello tramite il getto sul derivone (funzione "idroscivolante"), però si potrebbe almeno dimezzare l'altezza del derivone, con un timone in dimensioni dimezzate.
Lo Scarpone Volante non utilizza la distribuzione della portanza a campana ma ellittica e quindi è indispensabile avere una deriva (v. Post #100) di buone dimensioni e per mia esperienza, anche le derive d’estremità. La cosa è stata verificata nel tuttala bimotore “TRITOL” (v. post #87) che senza Winglet entra in vite facilmente mentre aggiungendo due winglet neanche tanto grandi vola benissimo.
Quindi, una volta per tutte: sono certo che la deriva e le Winglet NON avranno effetti negativi sul volo del modello e quindi è fuori discussione pensare di toglierle. Al limite se proprio si volesse fare una modifica, si potrebbe mettere la deriva sotto all’ala ma la cosa secondo me non ha senso.

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Originalmente inviato da mattafla Visualizza messaggio
In alternativa, nel caso si volesse mettere in futuro 2 turbine in parallelo, le 2 turbine sarebbero una miglior soluzione senza derivone centrale,
in quanto permetterebbero anche di direzionare l'idrovolante in aria ed in acqua, giocando sulla spinta differenziata delle 2 turbine.
Finalmente siamo d’accordo . Unico problema introdotto da una seconda ventola intubata (non si chiamano turbine!) è l’aumento di peso:

2ª Ventola: 300 g. circa
2° Regolatore: 80 g.
Batteria 6S: 250 g. in più rispetto a quella attuale
Prolunghe varie: 100 g.
TOTALE: 730 grammi.

Quindi con 2 EDF da 70 mm.il peso salirebbe a circa 4,73 Kg………ragionateci sopra…

…..PROSEGUE…….

Ultima modifica di quenda : 27 dicembre 22 alle ore 10:12
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