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Vecchio 27 settembre 21, 19:13   #22 (permalink)  Top
sdellava
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Salve a tutti. Sono nuovo di questo forum e avendo appena acquistato una T18 PRO, vista l'interessante discussione, vi sottopongo le motivazioni per cui ho fatto questa scelta.

Prima di tutto occorre ricordare che sebbene il gimbal sia un componente importate, il sistema di controllo del nostro modello è composto da molte parti:
- il comando meccanico è rilevato dai trasduttori (resistivi o hall)
- va poi a un DAC (digital analog converter)
- va poi alla cpu della trasmittente che lo "usa" in base alle impostazioni dell'OpenTX (o analogo sw)
- viene inviato in etere via radiofrequenza
- viene ricevuto e decodificato dalla ricevente
- e infine trasformato in un'azione diretta da un servo o da un ESC

E' abbastanza intuitivo comprendere che in questa lunga catena un piccolo difetto del gimbal è probabilmente trascurabile a confronto con molti altre interferenze e approssimazioni che le varie conversioni introducono.

Ciò detto, entrando nello specifico del sensore di posizione dello stick, ci sono due parametri che vanno tenuti in considerazione per fare un confronto razionale:
- linearità della conversione, perchè una scarsa linearità comporta output diversi del trasduttore a parità di posizione dello stick
- aspettativa di vita del componente

Dai datasheet del produttore si legge che il RDC90 (RDC9010006) ha una linearità del 3%.

La linearità dei sensori Hall è tipicamente dell'1%, quindi in teoria migliore. In realtà questo dato non è sufficiente per fare un confronto.

Infatti il sensore resistivo non è influenzato da nulla oltre la posizione del suo cursore, mentre il sensore di Hall ha bisogno di un magnete che muovendosi fornisce un campo magnetico variabile che induce corrente nel sensore. Dato che è il magnete che si muove, il parametro che non sappiamo misurare è la linearità del flusso magnetico emesso verso il sensore. Sebbene magnete e sensore siano molto vicini, una semplice variazione della densità del materiale di cui è fatto il magnete porta a valori non lineari. Se poi ci sono componenti che scaldano o emissioni di altro genere, il flusso magnetico può essere influenzato.

Quindi visto che c'è una variabile in meno nel sistema, personalmente considero meno imperviable il trasduttore resistivo.

Per quanto riguarda la vita media, il RDC90 è dichiarato affidabile fino a 10 milioni di cicli, mentre un hall sensor tipico per 1.000 ore di lavoro in condizioni di stress.

Per confrontare questi due parametri moltiplico per almeno 100 le ore di vita del sensore hall che viene usato senza stressarlo.

Per confrontare questo parametro con il RDC90 possiamo ipotizzare che un pilota muova lo stick per ben 3 volte al secondo ma di solo una piccolissima porzione dell'escursione massima. Diciamo che quindi occorre almeno 1 minuto di attività per produrre lo stress di un intero ciclo.

Ne deriva che il RDC90 ha circa 166.000 ore di vita, dato paragonabile alle 100.000 valutate per il sensore di hall.

Prendendo con le dovute cautele queste valutazioni, direi quindi che le due soluzioni sono praticamente identiche.
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