Il fatto che l'ordinata in alluminio dissipi il calore del motore è solo uno dei vantaggi, per contro, in caso di surriscaldamento lo scollamento è molto più probabile che con altre soluzioni.
Nel nostro caso, dati i tempi minimi di funzionamento continuativo e l'utilizzo di riduttori, direi che questo effetto dissipante è trascurabile.
Infatti il motivo principale per cui le monto su quasi tutti i miei modelli da Autonomy da quasi 10 anni è un altro.
Dato che in Autonomy F5J facciamo molti voli nel tempo operativo e non c'è tempo per troppi controlli /riparazioni, il fatto di avere l'ordinata ben solida, incollata al suo posto e facilmente ispezionabile non guasta.
L'ordinata di vetronite/legno incollata nella fusoliera, in caso di urto in atterraggio, ha l'incollaggio che lavora correttamente a taglio, ma è incollata in un "cono" dove al minimo arretramento le parti si allontanano e scollano.
Inoltre, trovandosi l'incollaggio all'interno della fusoliera e nascosto dall'ogiva, può anche capitare di non vedere eventuali cedimenti parziali dell'incollaggio e/o dell'ordinata che possono portare alla rottura nei successivi atterraggi.
Le mie ordinate in alluminio sono fatte con una battuta frontale sulla fusoliera + una parte tubolare spessa meno di 1 mm che le si infila dentro per circa 4-6 mm; la parte infilata viene forata con il dremel con punta da 3 e irruvidita bene.
In questo modo la parte incollata con resina caricata con un po' di fibrette alla fusoliera come riempitivo lavora a taglio su una grande superficie e con la resina che entra nei fori facendo un effetto "tassello".
In questo modo il tutto è molto surdimensionato per tenere la trazione minima data dal motore e in caso di atterraggio duro anche di "punta" la maggior parte del colpo non si scarica sull'incollaggio, ma va a distribuirsi uniformemente sulla battuta frontale di ordinata-fusoliera.
Questo è il disegno CADMAN schematico da cui si può comprendere meglio la geometria del tutto
da cui si può meglio comprendere come è fatta e come funziona
Data la finezza della parete frontale a cui è avvitato il motore/riduttore, l'alluminio è elastico e quindi, in caso di urto molto forte usando motori ridotti, l'ordinata si flette e l'ogiva va in battuta sull'alluminio senza sollecitare troppo l'asse del riduttore.
In caso di motori in diretta outrunner, togliendo il fermo anteriore all'albero motore, questo è libero di arretrare e, quando l'ogiva urta il terreno, si appoggia all'ordinata che le rimane perfettamete complanare: questo è un buon aiuto per non flettere dell'asse che, sui nostri motori, è spesso di diametri da 3 a 4 mm.
Insomma, è un piccolo ausilio per aumentare l'affidabilità e la durata del fissaggio del motore e per ridurre al minimo il rischio durante le 3 ore e mezzo di tempo operativo.