Citazione:
Originalmente inviato da Personal Jesus Io invece ho qualche dubbio.
L'effetto Coanda mi spiega benissimo cosa succede allo strato limite e come questo possa rimanere aderente al profilo dell'ala.
Ma per mio conto non mi da nessuna informazione di quello che succede dal termine dello strato limite sopra il profilo fino a dove invece diventano trascurabili gli effetti del profilo stesso sulla corrente indisturbata (sopra e sotto di esso).
Detto in parole povere Coanda mi spiega cosa succede allo strato limite ma mi da limitate informazioni sul campo aerodinamico attorno al profilo per i cui effetti, all'atto pratico, posso considerare il fluido incompressibile e non viscoso.
E questa quindi come me la spiego?
Sbaglio o mi perdo qualcosa io?
A meno di non risolvere il problema piazzandoci "arbitrariamente" il concetto di vortice aderente o più semplicemente dire che il profilo, in virtù della sua forma e dell'orientamento assunto rispetto alla corrente d'aria (per la verità l'aria sta ferma e lui si muove), determina due zone di depressione al di sopra e al di sotto di esso ,dalla cui differenza e risultante, si ottiene una forza diretta "tendenzialmente" verso l'alto (o verso il basso in caso d'incidenze negative e deportanza) e perpendicolarmente al moto.
Però il "mistero" rimarrebbe. |
Ci provo, t9 permettendo....

Coanda, ci spiega che in condizioni ottimali, il flusso superiore segue la curva.
Ma non credo che questo da solo, sia in grado di generare portanza.
La portanza, la crea il flusso stesso, quando, dopo aver percorso curve e sinusoidi di dorso e ventre, viene "sparato" (passami il termine balistico...

) verso il basso, generando sta famigerata spinta uguale e contraria.
Di quello che fa poi sto flusso, una volta espletata la sua nobile missione, francamente, ai fIni della efficienza, non c'è ne po frega' de meno.