Discussione: jastrzab dpl
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Vecchio 01 maggio 13, 00:10   #19 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Originalmente inviato da dpl Visualizza messaggio
mi piace pensare che quel bel morsetto che Fabio usa per tenere il modello sul banco
non lo regga....
ma lo trattenga dalla voglia di volare.

OT:
e che dire Cesare...
ne è passato di tempo da quell'Ozzano galeotto in cui Ti ho conosciuto.
conobbi anche il giovane Giulio Cornia che mi prese un disegno e credo fece lo js4.
Poi mi disse....

bravo Cesare devo molto a quei numeri che stampavi in bianco e nero (antecedenti alla pubblicazione dell'js4), devo al Tuo lavoro che ha fatto nascere in me una gran passione.
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Originalmente inviato da Cornia Visualizza messaggio
MA vacca boia che memoria hai? Ti ricordi ancora ad Ozzano quando ci siamo conosciuti?? Eri nel prato con il tuo modello e una borsina di progetti Quanti anni saranno passati? Se ero giovane come dici allora tu eri un poppante!

Guarda piuttosto di venire a trovarmi e portati dietro quelle due "fighette"
Ha ragione Giulio: sul prato coi disegni.
Il primo tuo articolo che ho pubblicato è stato proprio quello sullo Jastrzab. Era sul N° 53, anno 2001. Prima ancora (un bel po' prima...) avevo pubblicato una tua foto con quella che era ancora la tua fidanzata e lo Schweizer di Mauro Capodaglio che uscì nel n° 17 (1995). Mi fa piacere che anche voi ve lo ricordiate e mi fa ancor più piacere che qualcuno ricordi ai giovani sbarbatelli (nonché a quelli che fanno gli esperti di staminchia e oggi snobbano Modellismo...) che se non c'era questo coglione qui a scrivere di alianti vintage quasi 20 anni fa in combutta con Pedrielli, oggi molti non saprebbero neanche di cosa stiamo parlando.

Per Giulio: il primo meeting di Pavullo si svolse nel '94 o nel '95. I primi giorni, fino al mercoledì, piovve a dirotto 24 ore su 24. Io stavo al Bellavista di Gaiato e meditavo il suicido. Poi fortunatamente il mercoledì il cielo si aprì ed uscirono condizioni da urlo. Andai in volo con Hugo Roth sullo Spyr, mentre un altro svizzero con lo Spalinger decollò al mattino e alle 4 del pomeriggio non era rientrato e non rispondeva più alla radio. Mi ricordo la faccia della moglie: già era magra e pallida di suo... Poi al tramonto lo Spalinger comparve all'orizzonte e il vecchietto atterrò tutto felice. Aveva trovato la termica della vita e nel frattempo la batteria della radio si era scaricata.

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