Visualizza messaggio singolo
Vecchio 21 luglio 12, 14:24   #4 (permalink)  Top
rugrug
User
 
L'avatar di rugrug
 
Data registr.: 08-03-2010
Messaggi: 22.810
Citazione:
Originalmente inviato da gianni0610 Visualizza messaggio
Da circa un paio di mesi mi sono avvicinato a questo fantastico hobby e come tutte le cose (se vuoi farle bene) all'inizio risultano un po' ostiche.

Tipi di elicotteri, canali, settaggi, Dual rate, Expo ecc...

Ho acquistato un po' di elicotteri: dal Trex 450 Plus, al Walkera Mini CP, passando per un Solo Pro 228 per finire ad un Walkera V200D03. (inizialmente ho distrutto un Tracer 90.

Mi sto facendo le ossa, simulatore Phoenix quanto basta e manuali di radio ed elicotteri.

Con un pò di titubanza ho iniziato piano piano ad alzare ogni modello, cercando di comprenderne le caratteristiche e le profonde diversità l'uno dall'altro. La mia prudenza però è tale da non riuscire a farmi spingere un po' oltre.

Nel senso che ormai l'hovering è abbastanza acquisito, il movimento avanti e indietro va bene, destra sinistra anche (sia per i 4 canali che per i 6). Riesco a portare gli eli anche in posizione orizzontale di fronte (per intenderci coda a destra e coda a sinistra).

Ciò che però mi spaventa ancora è trovarmi l'elicottero con il muso di fronte. E ogni volta che provo ecco che il panico sale e di conseguenza riporto l'eli di coda e ricomincio il noioso hovering (sempre di coda).

Da premettere con con il simulatore riesco a tenere l'eli di muso, ma chiaramente lì il panico non sopraggiunge.

Stamattina ho provato a fare una svolazzata con il Mini Cp ed il Walkera V200D03.
Vento leggerissimo, eppure per un attimo il V200D03 l'ho "perso" , nel senso che l'ho alzato un po' troppo, circa 2 o 3 metri in altezza ed ecco che stava cadendo (per colpa di una folata credo). Per fortuna sono riuscito a stabilizzarlo e riportarlo a terra in modo un pochettino brusco. Faccio presente che ho ancora il (santo) training kit.

Purtroppo non ho nessuno con cui condividere questi momenti perché dalle mie parti c'è una "comunità" di elimodellisti che si incontra soltanto la domenica mattina in un campo volo qui vicino; mi sembra però una situazione molto chiusa, poche persone è molto corporativi, della serie gli scoccia accettare un "novellino" come me. Quindi sto procendendo da solo, cercando naturalmente di limitare i danni. Motivo per cui ho messo il Trex 450 Plus in standby.

Tuttavia i problemi di "gestione" restano: prima tra tutti il vento (a quanto pare anche se leggero) e poi il panico da crash.

Insomma sono avido di imparare ma la paura di distruggere i modelli è maggiore. A volte guardo dei video su YouTube e mio malgrado osservo che non raggiungerò mai tale sicurezza.

In tutto questo ringrazio sempre Rug che mi ha fornito consigli preziosissimi su modelli e settaggi.

Questa la mia storia... fino ad ora.
per prima cosa parliamo di un'entità poco nota ai più, tra cui spesso anche chi vola con aerei a motore da diporto (ne so qualcosa io, che a momenti ci lascio la buccia)

Turbolenza

un conto è il vento, un conto è la turbolenza


la turbolenza si genera per la presenza di ostacoli, come ben visibile quando la corrente di un fiume trova una roccia o un sasso

fino a certe intensità/velocità della corrente (idem per l'aria), l'acqua aggira l'ostacolo "riunendosi" a valle di esso in maniera più o meno regolare, per intensità/velocità superiori, il fluido (acqua o aria sono parimenti fluidi e da fluidi si comportano, vedi idrodinamica e aerodinamica) in parte aggira sui fianchi l'ostacolo (la cui forma e grandezza è altresì importante ai fini del nostro ragionamento) formando spesso vortici (gorghi) a valle di esso, in parte può anche scavalcarlo impetuosamente


quindi la turbolenza dipende da:

-velocità del vento

-altezza dell'ostacolo di sopravento

-forma dell'ostacolo di sopravento

-natura del terreno

-distanza dall'ostacolo di sopravento che genera la turbolenza



la distanza dall'ostacolo di sopravento in cui si può avere turbolenza può arrivare fino a dieci volte l'altezza dell'ostacolo

a dire:


se c'è un gruppo di piante o di palazzi alti 20 metri, la turbolenza si può sentire anche a 200 metri di distanza dall'ostacolo



la turbolenza è definita come UNA VARIAZIONE DI VELOCITA’ E/O DIREZIONE DEL VENTO

tipica della turbolenza è LA RAFFICA DI ROTORE DI SOTTOVENTO, in cui ci può essere una componente ascendente (che quindi "solleva" o "spara" su il modello (ma anche un aereo...)) e una discendente (che schiaccia il modello a terra), come anche componenti laterali o oblique...


immaginate un vortice e scegliete un punto del vortice stesso, immaginandovi il vostro modello...


[IMG] Uploaded with ImageShack.us[/IMG]
__________________
il Limbo è peggio dell' Inferno perché non ha porte né scale per il Paradiso // la mia moto va a benza, il mio eli a lipo, io a metafore... e para-dossi. E presto anche a lama da taglio
rugrug non è collegato   Rispondi citando