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L'affare si ingrossa!
Sul primo punto, quello per cui ho aperto la discussione, purtroppo siamo d'accordo ed ed invece vorrei dubitare per capire se poi è così vero.
Poi.....certo che l'aerodinamica è una sola! se comprende "cose che voi umani non avreste mai immaginato di poter vedere", pur sempre di "movimenti dell'aria si tratta" e niente di più. Temo che ci scontriamo sulla semantica.
Quando parlo di flussi d'aria orizzontali, è ovvio che in realtà non esistono neppure nella galleria del vento. Forse ho omesso di dire anche costanti ma la ponevo solo come condizione per dire che il veleggiatore prima o poi viene ai nostri piedi (si spera).
Sull'ultimo punto, che mi sembra il più controverso, vorrei capire cosa tu intendi per "spinta" ...Sembrerebbe quasi che sia la velocità della barca a generare la portanza, come un veleggiatore che butti dalla torre, cade, aumenta la velocità, aumenta la portanza e comincia a planare. In realtà la barca non cade ma poichè c'è la reistenza dell'acqua che non la fa andar via assieme al vento (ricordi il filo dell'aquilone) si genera la portanza (più vento più portanza, più vela, più portanza). Detraendo le resistenze aereo ed idro dimaniche abiamo la forza che fa andare avanti (o di lato) la barca. Ben'inteso, tanto per semplificare, la sommatoria cambia con il cambiare della velocità. E' forse questa forza che tu chiami spinta?
Ha ragione Cecco "Meglio scriverle queste cose" Aiuta a capire quello che crediamo di sapere.
__________________ Ciao, mauro.
Meno cose ci sono meno se ne rompono! |