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Vecchio 09 aprile 10, 11:22   #159 (permalink)  Top
luca.masali
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Originalmente inviato da aza69 Visualizza messaggio
Il problema del calettamento dell'ala superiore nei biplani era già emerso nell'ambito del contest e mi ero limitato a leggere senza intervenire, visto anche lo spessore degli interventi.

Io sono di impressione diversa rispetto a quanto emerso fino ad ora.

Premetto che dal trittico in mio possesso l'ala inferiore è calettata ad 1 grado e quella superiore a 2 gradi, anche se l'esattezza progettuale del trittico può essere opinabile per vari motivi.

Però mi sono fatto l'idea che aumentare la superficie dell'ala superiore, come spesso viene fatto, e/o aumentarne l'incidenza secondo me ha lo scopo di spostare verso l'alto il centro di pressione della velatura complessiva con il risultato di aumentare la stabilità "pendolare" del velivolo, cosa che a quei tempi sarebbe potuta essere considerata una manna.

Fra l'altro noto che la motivazione addotta da gatto rispetto alla relazione con la linea di trazione (con effetto cabrante) se applicata agli aerei ad ala alta porterebbe a considerazioni estreme, cosa che non mi sembra sia in realtà...

Infine mi viene in mente che avere l'ala superiore più portante di quella inferiore consente ai montanti di funzionare a trazione e questo potrebbe essere un bene.

Comunque il discorso è interessante, aspetto osservazioni.

mah, io il perché non lo so: è solo esperienza, sia col fokker triplano, sia con l'Hansa Brandenburg, sia con lo Spad sia col DVII ho notato che senza un pò di negativa all'ala sopra non c'era verso di evitare delfinamenti e spiacevolisimi cambi d'assetto al variare della potenza, tutte piccole noie curate con un pò di negativa.

Curosamente invece il Walrus (nella fotro quello vero) volava bene solo con un pò di positiva sopra e sotto, va a capì perché

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