Antenne Per Ricevitori E Trasmetitori

[eugenio53]

ciao a tutti sono eugenio53
leggendo sui vari gruppi del forum ha sentito la necessità di rendermi utile in un settore che credo interessi un po tutti i modellisti: la radio ricevente e trasmittente.
quando ero a scuola un mio professore di elettronica e telecomunicazioni, diceva sempre: se avete 100 lire da spendere, 95 spendetele per l'antenna e 5 per la radio.... sembra un paradosso ma e proprio cosi....
certo la radio deve essere do buona marca e aggiornata con i moderni modi di trasmissione, ma a cosa serve se non e in grado di "trasmettre" al ricevitore tutte le sue ottime qualità?
ebbene questo avviene solo se la "finestra" dalla quale esce il segnale che andrà a comandare il nostro modello è perfettamente funzionante, e risponde il pù possibile alle regole imposte dalla radiofrequenza. questa finestra si chiama ANTENNA.
questo semplice filo apparentemente insignificante che viene avvolto, ripiegato e maltrattato, è quasi sempre il colpevole dei principali disatri dei nostri modelli... dove interviene?
1)sulla portata e sulla sicurezza del segnale verso il ricevitore
2)sulla sensibilità che varia a seconda dell'angolo ricevitore trasmettitore
3)su quei strani disturbi dei servi (non stanno fermi).....
4)sui disturbi verso altre radio
5)sulle interferenze ricevute e trasmesse su altri modelli
6)sulle cadute improvvise per mancanza di o anullamnento temporaneo di segnale
6)sulla riduzione dell'autonomia delle batterie del ricevitore e del trasmettitore
perche questo non avvenga, o sia ridotto al minimo, la cosa più importanre è la lunghezza dell'antenna, e la sua posizionatura.
una radio sulla frequenza di 70 MHz necessita di una antenna lunga 1,02 cm.
una radio sulla frequenza di 40 MHz necessita di una antenna lunga 1,79 cm
una radio sula frequenza di 30 MHz necessita di una antenna lunga 2,38 cm
in queste condizioni "ottimali" la radio opererebbe a parecchi kilometri di distanza.... sicura e, senza creare o generare disturbi ne a se stessa ne ad altre radio.
cio vuol dire che il rapporto cosi detto di "onde stazionarie" e ridotto quasi a zero, e in quest acondizione tutta la potenza del "trasmettitore" viene irradiata nell'aria e ricevuta dal "ricevitore" senza che neanche una piccola parte venga trasformata in calore.
si, in calore. infatti ogni piccolo disadattamento dell'antenna del trasmettitore viene trasformato in "calore" e in riduzione di portata con le ulteriori conseguenze già viste!
ma cosa serve perchè avvenga questo "piccolo disastro"? credetemi... molto ma molto poco...
prima limitazione: l'accorciamento dell'antenna per ovvi motivi di spazio e lunghezza del modello.....
seconda limitazione: la disposizione dell'antenna "dove si può" e non dove si "dovrebbe" mettere...
certo non e semplice rimediare a tutto questo, ma con un po di attenzione sicuramente qualcosa si puo milgiorare.
NORMALMENTE, le ditte costruiscono le antenne non seguendo le leggi elettriche, ma la comodità dell'uso. tutto questo ha un prezzo: L'ACCORCIAMENTO DELL'ANTENNA, quindi riduzione della portata, aumento delle interferenze (per facile e quasi inevitabile creazione onde stazionarie), il tutto peggiorato dalla disposizione casuale del filo del ricevitore.
e ovvio che sia l'antenna del ricevitore che quella del trasmettitore non vengono tagliate a caso, ma vengono costruite e tagliate seguendo una precisa formula matematica che permette un'accorciamneto elettrico offrendo ancora un "buon rendimento"
non dimentichiamo però, che ogni accorciamento dalla "lunghezza canonica" (mediante bobine di allungamento), pregiudica sia il ricevitore che il rendimento del trasmettitore.
la formula matematica necessaria al calcolo della lunghezza "ottimale" sia dell'antenna del ricevitore che quella del trasmettitore è la seguente:
velocità della luce (e delle onde elettriche), diviso la frequenza del trasmetitore. il risultato diviso 4 meno il 95%
es. per una radio che funzioni a 70 MHz
300.000:70.000 = 4,29
4,29:4 = 1,07
1,07-95% = 1,02 cm
questa misura puo essere accorciata mediante bobine a qualunque misura... anche a soli 5 cm! ma attenzione, la nostra radio in questo caso sara diventata talmente "sorda" che appena il nostro modello si alzerà in volo sceglierà da solo il luogo del suo funerale..... in quanto assolutamente dopo poche decine di metri dal decollo non sentirà più il trasmettitore.... il resto lo immaginiamo!
vi ringrazio per aver letto questo "mattone" ma sono a vostra disposizione...
grazie. eugenio 53

[CantZ506]

Originalmente inviato da eugenio53

ciao a tutti sono eugenio53
...

Ciao e grazie per la dotta esposizione sull'argomento antenne.
Purtroppo dubito un po' sull'effettiva utilità della tua esposizione, che sembra del tutto teorica.
I ricevitori usati nel nostro settore sono tutti commerciali e nessuno dei modellisti, che io sappia, osa metterci le mani dentro, e non si sogna di smanettare sull'antenna, se non in caso di rottura. Caso mai la preoccupazione è quella di non modificarla, rispetto all'originale.
Pertanto, la raccomandazione di avere un'antenna della giusta lunghezza, lascia il tempo che trova; così come ce la fornisce il costruttore, ce la teniamo! Speriamo solo che abbia fatto i calcoli giusti.
Sulla disposizione dell'antenna all'interno dei modelli, si può far qualcosa, ma anche qui, si fa quel che si può, senza raggiungere mai l'optimum.
Ti faccio notare che:
- le bande di frequenza in uso per il modellismo sono 72, 40, 35 e 27MHz,
- le lunghezze d'onda che citi sono in metri e non in centimetri(lapsus)
- la lunghezza dell'antenna dovrebbe essere lambda/4 moltiplicato 95%, non meno 95%.