23 giugno 17, 07:26 | #91 (permalink) Top |
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A questo punto bisogna allestire il piano superiore, partendo dallo spezzone centrale. e mi viene subito un dubbio: come faccio poi a inserirlo al suo posto se ci sono già i due spezzoni di poppa e prua? Vado a vedere le istruzioni e trovo che i pezzi CA 44 e CA 46 non ci sono più, ma proprio più. certo che con i pezzi di prua e di poppa già incollati li si possono comunque inserire con qualche difficoltà, ma queste istruzioni come sono fatte? A voi ogni commento. Quindi proseguo non incollando *i due pezzi come da istruzioni e vado a controllarne l'assetto sul cantiere in allestimento Bene il quinto risulta quasi pari al piano superiore tanto da entre nel suo alloggio senza difficoltà. Quindi incollo i due pezzi come da istruzione, e li ripersento per controllare la corrispondenza sui montanti e trovo che il pezzo è abbondante. va beh! Questa può pure passare ma la precedente proprio no! Dovrò intervenire per correggere. Ciao alla prossima Mariodoxe |
23 giugno 17, 08:42 | #92 (permalink) Top |
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Passiamo ora ai quinti o ordinate a dir si voglia. Per realizzare l'ordinata o quinto che sia, senza problemi di assimetrismo, si può paragonarla al disegno del Boudriot solo per avere una base sulla quale assemblare i vari pezzi. Non ha gran importanza se non combacia è invece indispensabile che sia simmetrica e che la dima vada senza forzatura al suo posto Se si prende la Tav. 5 del Boudriot, si vede subito che, in corrispondenza del ginocchio, lordinata 3 deve essere un po più grassottella in quanto lì la sezione non è più rettangolare ma bensì comincia ad essere leggermente a parallelogramma a causa del quartabuono (Fig. 2.01). Confrontando invece lordinata con *il disegno si può ben notare che non solo non cè lo spessore per il quartabuono (lordinata dovrebbe avere *il profilo e la sezione tracciati in blu, con spessore s ), ma addirittura lordinata è tutta più magra rispetto al disegno per cui, quando ci sarà da cominciare a cartare e limare il tutto per realizzare il quartabuono non ci sarebbe "carne" per realizzarlo Per un montaggio corretto dellordinata come da istruzioni Hachette credo che la soluzione sia procurarsi un foglio di carta millimetrata fomato A4 ed incollarlo o fissarlo con puntine da disegno su un riquadro di compensato morbido (ad es. pioppo). Sul foglio (Fig. 2.02) si può segnare un asse (in blu, indicato dalle lettere sovrapposte C ed L ) che servirà da mezzeria di riferimento verticale ed una linea di riferimento orizzontale A-A. dopodichè si provvede a staffare il madiere con sei spilli (usare quelli di acciaio, non quelli di ferro dolce), curando al massimo la centratura in verticale e lallineamento orizzontale. Il madiere è rappresentato in bianco, gli spilli dai pallini neri 1-2-3-4-5-6. Tra gli spilli 1-2-3-4 si incastra il ginocchio (in blu) e, assolutamente SENZA COLLA, lo si blocca ulteriormente con gli spilli 7-8-9-10. Si sfila delicatamente il ginocchio, si incastra in posizione lo staminale (in giallo) e si riposiziona il ginocchio. Si fissa lo staminale con gli spilli 11-12-13-14 e si incastra in posizione il primo scalmo (in rosso), fissandolo con gli spilli *aggiuntivi 15-16-17-18. (sempre senza colla) Si sfila il primo scalmo, si posiziona il secondo scalmo (in verde) e si riposiziona *il primo scalmo. Sulla dima si traccia CON ESTREMA CURA la linea di mezzeria verticale,, dopodichè la si inserisce nel suo incastro nellordinata e la si posiziona PERFETTAMENTE IN SQUADRO con lasse di mezzeria, fermandola poi sul piano con gli ultimi quattro spilli 19-20-21-22: in tal modo la dima può scorrere orizzontalmente ma non può spostarsi verticalmente. A questo punto ci sono due alternative - La mezzeria della dima non combacia con lasse tracciato sul foglio In tal caso, dopo aver tracciato sul foglio i contorni della semiordinata con una matita a punta fine, si rimuovono gli spilli dal N° 7 al N° 18 (Attenzione: gli altri spilli devono rimanere in posizione), si rimuovono i componenti delle ordinate, si fa scorrere in posizione corretta la dima in modo che il suo asse combaci perfettamente con lasse di mezzeria e la si blocca temporaneamente con uno spillo provvisorio (N° 23 - in blu). Dato che lerrore dovrebbe essere abbastanza ridotto, si ripete il procedimento di montaggio dei componenti dellordinata. Unica differenza rispetto al primo montaggio sarà che, facendo riferimento alle linee tracciate sul foglio, partendo dal madiere si dovrà correggere gradualmente la posizione di ogni singolo componente fino a far combaciare lincastro con la dima. Inoltre i vari pezzi verranno bloccati inserendo nuovamente gli spilli in posizioni leggermente scostate dalle precedenti (non si possono usare gli stessi fori). Completato il montaggio della semiordinata di sinistra, si traccia una linea B-B perfettamente simmetrica rispetto al suo profilo interno e si montano i componenti della semiordinata di destra incollando tra loro tutti i pezzi. - La mezzeria della dima combacia con lasse tracciato sul foglio. Si passa direttamente alla fase finale (tracciatura della linea B-B e montaggio dellaltra semiordinata). Ovviamente il procedimento dovrà essere ripetuto per ognuna delle ordinate. Guardando la parte inferiore dellordinata o, meglio, sulla tacca praticata nel madiere per lincastro nella chiglia si nota che, anche considerando la magrezza dellordinata rispetto al disegno (foto 2.04), la tacca sullordinata risulta troppo larga rispetto a quella sul disegno (Larghezza L2 *anziché L1) Incastrandola sul pezzo CH2 della chiglia lordinata risulta con incastro perfetto, praticamente senza gioco. In pratica, i tre pezzi sono tutti dello stesso spessore, senza lassottigliamento necessario allestremità inferiore del dritto di poppa per lincastro del torello e del corso di fasciame immediatamente adiacente. Alla prossima Ciao Mariodoxe |
24 giugno 17, 06:38 | #93 (permalink) Top |
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Aggiustato togliendo dal montante dove ho più carne ho divelto i fermi del quinto ed ho spostato verso prua tutta la chiglia di diversi decimi di millimetro in modo d'avere il quinto a 90°. A questo punto avendo il quinto al suo posto posso incollare i due supporti di poppa e di prua alla base del cantiere. Come si evince i riferimenti grafici alla base sono completamente sfasati, ma a noi non importa più. Sfilo quinto e chiglia e sui due supporti di poppa e di prua incollo dei fermi per poi bloccare sia il dritto che la ruota in modo ad rendere rigida la chiglia. Ciao Alla prossima Mariodoxe |
24 giugno 17, 07:04 | #94 (permalink) Top |
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Riserviamo ora una particolare attenzione alla battura. In pratica i tre pezzi della chiglia sono tutti dello stesso spessore, senza lassottigliamento necessario allestremità inferiore del dritto di poppa per lincastro del torello e del corso di fasciame immediatamente adiacente (Fig. 2.03 - Poppa di scafo francese del 1670 circa). stando alle istruzioni, tutti i pezzi devono essere incollati insieme così come sono, vale a dire tutti con il medesimo spessore. E chiaro che se lo scafo rimanesse tutto con ossatura a vista il problema potrebbe essere accantonato (ma sarebbe comunque una falsità storica: i modelli darsenale originali, anche se senza fasciame al di sotto degli incintoni, la battura ce lhanno eccome - Foto 2.05 e 2.06) Due foto prese a caso di due modelli originali darsenale inglesi conservati presso lo SCIENCE MUSEUM di Londra dove si evincono il dettaglio della prua di un vascello a tre ponti dellinizio del XVIII secolo e il dettaglio della prua (a sinistra) e della poppa (a destra) di un modello di vascello inglese a due ponti dellinizio del XVIII secolo (HMS CAPTAIN -1708 Foto M.Mercuri (AN Ma il modello Hachete sul lato sinistro dovrà avere il fasciame completo, per cui qualcosa dovrebbe (o, almeno, assolutamente dovrà) essere previsto. E evidente che realizzare la battura (anche su un solo lato) quando le ordinate sono già montate è un bel lavoro infame (direi quasi impossibile) ma, pur fattibile, è comunque un lavoraccio anche farla dopo che la chiglia è stata assemblata con dritto di poppa e ruota di prua. Mi sono chiesto: come diavolo era fatta veramente la battura in que- sto scafo? E qui si scopre veramente un enorme pasticcio Esaminiamolo Dai *disegni di Boudriot (Tav. 4 e 5) *si può osservare che *lo scasso nei madieri è largo circa 6mm (in scala 1:24 - Fig. 2.04 qui a lato - Dettaglio ordinata 3 poppiera). Ma se si va alla Tav. 3, si vede chiaramente che , nella sua parte inferiore, la chiglia è larga oltre 7mm, sia pure con una differenza nella parte superiore tra la vista da poppa * e la *vista da prua *(Fig. 2.05) Continua alla prossima Ciao Mariodoxe |
24 giugno 17, 14:41 | #95 (permalink) Top |
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Rimetto al suo posto la chiglia e la regolo a 90 ° inserendo un pezzo di carta tra il fermo e la ruota. posiziono solo per vederne l'effetto. Il pezzo CA41 *presenta un evidente dissesto pur rimanendo inserito correttamente nel dritto cosa evidente visto il fuori asse segnalato in altro post posiziono il pezzo CA42 che si incastra quasi perfettamente alla ruota Attenzione i due pezzi CA41 e CA42 sono solo appoggiati in quanto per garantire la perpendicolarità dei quinti e il loro esatto inserimento negli inviti occorre essere in possesso almeno dei quinti VII verso prua e 13 verso poppa. Ciao Alla prossima Mariodoxe |
25 giugno 17, 09:02 | #96 (permalink) Top |
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Osservando i disegni vengono spontanee due domande -Le due figure possono lasciare qualche dubbio, (ne parliamo subito qui di seguito) ma è chiaro che lo scasso per lincastro delle ordinate è più stretto della larghezza della chiglia (in scala 1:30 circa 5mm anziché i 6mm dello spessore della tavoletta di pero da cui la chiglia è stata ricavata). Come era fatta, secondo Boudriot, quella chiglia? Un idea per la parte centrale può essere data da uno dei due schizzi nellangolo in alto a destra della Tav. 4 e dal disegno della sezione allordinata M già riportato nel forum, disegno che però, se paragonato allo schizzo sulla tav. 4, sarebbe mancante di alcune linee estremamente importanti per capire il tutto Come andrebbe modificato il disegno Quanto illustrato sopra vale per la sezione centrale dello scafo, dove la chiglia è singola, cioè un pezzo solo, non due sovrapposti come ha fatto lHachette A questo punto viene da chiedersi come era fatta la chiglia alle due estremità o, meglio, come Boudriot laveva pensata. Per avere una risposta occorrerebbe analizzare una per una tutte le ordinate dalla 10 (posteriore) verso poppa e dalla 7 (anteriore) verso prua, controllare gli scassi e cercare di far combinare quelli sulle ordinate con quelli sui due pezzi di controchiglia, quello poppiero e quello prodiero. Inoltre cè un altro dubbio ed è la strana posizione del torello, distaccato dal madiere: è chiaro che il bordo inferiore del torello può essere inchiodato alla chiglia (ci sono quelle specie di alette laterali che fanno da appoggio), ma il bordo superiore non può essere inchiodato alle ordinate, a meno di non rischiare di spac- carlo. La risposta la si può trovare in una tavola di Landström presa dal volume sul VASA, ma il VASA era una costruzione di netta scuola olandese di quasi sessantanni antecedente alla BELLE e, a parte La BELLE, nelle documentazioni francesi (almeno quelle che ho io) non cè traccia di tale configurazione. In conclusione, data la strana configurazione disegnata da Boudriot (che nella parte centrale porta inevitabilmente a ipotizzare una situazione come lo schizzo qui in alto), ritengo che per i nostri scopi non valga assolutamente la pena di perderci altro tempo e passare direttamente alla * Soluzione FRÖLICH Al centro della Tav. 6 Boudriot ha inserito una sezione in corrispondenza dellordinata 3 con una sezione della chiglia in completo contrasto con quella alla Tav. 10 in corrispondenza dellordinata M, e questa probabilmente ha dato lidea al Frölich per una birichinata semplificativa, in linea con quanto aveva già fatto con il modello de LAMBITIEUX. In pratica lui ha ridotto lo spessore della chiglia nella parte superiore rendendolo uguale alla larghezza degli scassi nelle ordinate e, parimenti, ha tenuto lo spessore delle due contro- chiglie di poppa e di prua uguale a quello della parte più sotti- le della chiglia. Se si accetta tale soluzione, basta riprendere quanto ha inserito il 18 maggio Mr. John Silver in uno dei miei forum "Per di più la storiella della battura non è come ho letto nei vari post (e qui ha ragione) La Belle aveva una chiglia senza controchiglia calettata, mentre nei quartieri estremi, quindi di prua e di poppa, ha degli allungatori che si prestano ad essere calettati per ricevere i forcacci a poppa e gli zangoni a prua, in pratica *ci troviamo a centro nave con una chiglia larga tot e sopra essa una controchiglia di minore larghezza (senza calette - significa che la chiglia è tutta di un pezzo?) che riceve i madieri delle rimanenti coste. La battura quindi a centro nave non ha due canti come nella regola, cioè il canto inferiore e *quello *superiore che foggiano un "triangolo" dove si inserisce il torello, ma ha solo il canto inferiore che è appunto foggiato dalle due differenti misure tra chiglia e controchiglia ( io avrei scritto *dai due differenti spessori della chiglia, quello della metà inferiore e quello della metà superiore) che formano così un gradino. In pratica nel La Belle la battura si deve eseguire solo sul dritto di poppa dietro la pettiera, cioè l'insieme dell'arcaccia. A prua si foggia nella stessa maniera di centro nave: la controruota è minore di larghezza della ruota e quindi questa differenza forma uno scalino che è, di fatto, il canto inferiore della battura. Come si è visto nella pagina precedente, linterpretazione dei disegni di Boudriot porterebbe ad altre solu- zioni ma, se si accetta la semplificazione Frölich *va bene così Il problema però è che, in Hachette tale soluzione non è certo la più felice in quanto gli scassi nei madieri delle ordinate hanno una larghezza pari allo spessore **per cui, se si assottiglia la metà superiore della chiglia, poi le ordinate ballano nellincastro, a meno di non mettere due piccoli spessori di compensazione (uno per lato) in ogni incastro. Chiaro che, optando per tale soluzione, si tratterebbe semplicemente *di ridurre a 4mm lo spessore di tutta la zona colorata in azzurro e giallo. Continua alla prossima Ciao Mariodoxe |
26 giugno 17, 07:48 | #97 (permalink) Top |
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Il motivo per portare lo spessore a 4mm è dovuto al fatto che i listelli più sottili per il fasciame dovrebbero essere spessi 1mm (non *mi *risulta che siano disponibili listelli di pero più sottili, ma non si sa mai), per cui, se si esamina la zona cerchiata in rosso in Fig. 2.03, il calcolo è presto fatto (Fig. 2.12) Ovviamente, volendo evitare tutto il lavoro di spessorazione come da Fig. 2.10, la battura andrà fatta solo nella zona in azzurro, nella parte centrale secondo lo schema alla sezione M della Tav. 10 del Boudriot, mentre alle estremità di prua e di poppa le zone ove asportare materiale dovranno essere ampliate come si può vedere su questao disegno A questo punto uno si domanda ma questa stramaledetta battura come, dove e soprattutto quando, deve essere realmente fatta? come:a mano non è certo semplice, con una fresa è meno difficile ma occorre comunque una grande attenzione dove: al momento mi pare non ci possa dare una risposta. quando: a mio avviso è giocoforza aspettare fino a quando non saranno disponibili TUTTE le ordinate nonché i pezzi delle strutture di poppa larcaccia completa e le conchiglie di prua formate dagli scalmi di cubia Inoltre se si riporta sul disegno originale il profilo del dritto e del ginocchio di collegamento tra dritto e chiglia, si trova una configurazione come quella illustrata in Fig. 2.13. Il profilo dei pezzi Hachette è quello indicato dalla linea tratteggiata gialla e blu e risulta chiaramente che: Il ginocchio è molto più grande che nei disegni originali e le ordinate 15 e 16 sono spostate (forse cè qualche piccola differenza anche tra le tavole del Boudriot, ma qui mi sembra che la differenza sia un po tanta) Il dritto di poppa Hachette ha cinque scassi per lincastro dei pezzi dellarcaccia, che quindi si posizioneranno ben più arretrati verso poppa rispetto ai disegni originali (dettagli tratteggiati in rosso?) E evidente che la battura per il fasciame dello specchio dovrà essere spostata in posizione più arretrata, ma esattamente dove? Alla luce di tutto questo è assolutamente chiaro che, per forza di cose, prima di fare la battura occorrerà aspettare pazientemente di avere TUTTI gli elementi per definire dove posizionarla, aspettando che Hachette magari inventi un qualche escamotage. Se non lo farà Hachette e baja mondo lo farò io avendomi fatto un idea di come realizzare 'sta cosa da *questa ricerca. Ovvimente illustrerò come farò! Per il momento mi raccomando: NON *INCOLLARE * ALCUNA * ORDINATA * ALLA CHIGLIA (magari per vedere che effetto che fa) perché, se ci si lascia tentare, dopo sì che diventa un bel guaio (fare la battura su una chiglia nuda non è uno scherzo, ma farla su una chiglia con già delle ordinate montate è un bel problema). A questo punto mi sorge una domanda MA COME DIAVOLO ERANO FATTI QUESTI ACCIDENTI DI SCAFI FRANCESI ALLA FINE DEL 600? Ebbene, qui siamo fortunati in quanto abbiamo un documento decisamente importante che è LALBUM *DE COLBERT, epoca 1670 circa. Sinceramente non so se esistano altri documenti originali del 17° secolo che possano contraddire o anche solo dare unalternativa a Colbert (io almeno non ne conosco, né tantomeno li ho, ma questo non significa che non possano esistere), ma i disegni riportati nellALBUM mostrano con estrema chiarezza le varie fasi di costruzione di uno scafo francese dellepoca, partendo dalla posa della chiglia e fino al completamento dellalberatura. Orbene, come diceva Santi-Mazzini, . Per documentarsi adeguatamente bisogna basarsi sugli originali depoca: le fonti attuali sono solo delle elaborazioni di tali originali, spesso con variazioni inserite dallautore che, magari, ha voluto metterci del suo per una migliore comprensione a tutti i lettori attuali delle parti più astruse dei testi di diversi secoli fa. Io ho sempre avuto una grandissima ammirazione e considerazione per Boudriot e la sua opera, ma quanto ho scoperto in questi ultimi giorni di studio approfondito, comparando diversi testi della collana da lui curata, mi ha purtroppo confermato le riserve che molti modellisti hanno sempre avuto al riguardo. Ovviamente non sono all'altezza di giudicare un Boudriot, ma tante osservazioni fatte da chi può farle ora mi sembrano possano essere confermate De La BELLE ne abbiamo trattato in abbondanza, ma quella era una barchetta. Però, se si prende lAMBITIEUX, (e quello è uno scafo bello grosso) anche lì si trovano le ordinate disegnate in modo abbastanza discordante luna dallaltra per quanto riguarda la giunzione con la chiglia (soprattutto nella parte centrale), tanto che il solito Frölich ha interpretato il tutto con una certa libertà, come si può vedere dal disegno a pag. 36 del suo volume LARTE DEL MODELLISMO Ciao Alla prossima Mariodoxe |
27 giugno 17, 07:57 | #98 (permalink) Top |
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Amici mi permetto di postare quanto ho appreso in altro forum esclusivamente navale Salve OLI Premetto di essere un principiante riguardo il modellismo navale ed è la prima volta che partecipo ad un forum. Spero di non combinare guai, e se succedesse faccio le mie scuse in anticipo. Trovo interessante questo Suo argomento riguardanti le anomalie e gli errori riscontrati nell opera de La Belle. Per un inesperto come me, che ha deciso di provare questa esperienza, non poteva capitargli niente di meglio e a tal proposito non posso che ringraziarla. Vorrei mostrarle la base che ho ideato per assemblare i quinti. La base è multistrato da 22 mm di spessore In alto in centro cè il fermo per le dime che accompagnano i vari quinti dellopera. Su queste dime pratico un foro centrale per bloccarle infilandole nella vite presente sotto il fermo, il foro è leggermente più grande per permettere di posizionare correttamente la dima riferendosi al foglio millimetrato. In basso al centro, in asse e perpendicolare al fermo delle dime, cè la chiglia dove si innesta il madiere. Questa chiglia è scorrevole, sempre in asse al fermo delle dime, per utilizzarla per tutti i quinti. Tutti i legni asolati messi a raggiera servono per appoggiarsi ai vari componenti dei quinti dopo che questi sono posizionati correttamente riferendosi sempre al foglio millimetrato. Lultima foto è ciò che ho utilizzato: viti M 4, dadi alettati, rondelle e boccole filettate. Per non rovinare il foglio millimetrato interpongo tra questo e i quinti un foglio lucido. OLI La ringrazio ancora, spero di non essere stato invadente o inopportuno. Buon lavoro Giuliano Questa è la mia risposta Mamma mia bounty! Grazie per i ringraziamenti. Sono felice che a qualcuno sia stata utile la mia ricerca. Ma ora sono io invece che ti ringrazio per la tua idea sulla realizzazione dei quinti, molto interessante. Ho scaricato il tutto e lo posterò in altri forum per aiutare coloro che vogliono progredire. Spero che diversi accoglieranno con interessa la tua proposta. Per quei pochi che ci rideranno sopra ci facciano buon sangue. Grazie ancora OLI Ciao Mariodoxe |
27 giugno 17, 13:52 | #99 (permalink) Top |
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Acquistato il n° 10 con l'ordinata (o quinto) maestra che non allestisco fino a quando non le avrò tutte in quanto ho avuto un amara esperienza con la Gemma dove i quinti si sono imberlati pur utilizzando delle tavolette di pero di ottima qualità. Comunque Hachette proprio su questo numero a pagina 61 conclude: "Conservate le varie ordinate che saranno inserite nella chiglia quando il cantiere sarà terminato" Inoltre ricordo che si dovrà praticare il quartabuono e lo si dovrà fare fuori opera ovviamente. Ecco un link dove viene documentata la sua realizzazione. Da tener presente che il modellista non va a caso, bensì segue la linea tracciata in precedenza sulla monografia dalla quale è stato rilevata la piantina da incollare sulla tavoletta per realizzare il quinto che questo modellista dopo averlo assemblato lo sta lavorando. Sulla pagina 62 viene prodotto il disegno con il quale impostare l'ordinata. Ben fatto. https://www.youtube.com/watch?v=x4tpcgnA_ao Ciao e buon modellismo Alla prossima Mariodoxe |
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