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Vecchio 18 luglio 17, 15:25   #1 (permalink)  Top
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Carro leggero L3

Mi è appena arrivata la scatola di montaggio della Bronco di *questo carro



Questo è realizzato da un modellista



e questo è quello che ho portato io





e volete che non lo costruisca?
Appena ho finito tutto l'ambaradan imbastito.
Ciao
Mariodoxe

Ultima modifica di Mariodoxe : 18 luglio 17 alle ore 15:34
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Vecchio 23 luglio 17, 21:51   #2 (permalink)  Top
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Effettuato l assemblaggio n° 1







certo che incollare di punta certi pezzi non è tanto salutare. Quindi ho forato i punti indicati con punte da 0,5/0,7 e poi c'ho infilato i pezzi incollandoli. Non verranno solidi, ma almeno non salteranno via alla prima occasione.
Inoltre non indicano la colorazione. Lo fanno solo all'esterno. Indicano solo due particolari in rosso, ma non ho capito il perché. Allora se ricordo bene i sedili erano in pelle nera, le leve per manovrare i cingoli di ferro (grigio) le pedaliere nere col gambo in ferro (grigio) il motore non lo ricordo per niente ma a stimo dovrebbe essere stato grigio metallizzato.
Ci rifletto sopra un attimo e poi vedo se trovo anche qualche indicazione su internet.
Ciao
Mariodoxe
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Vecchio 23 luglio 17, 22:13   #3 (permalink)  Top
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Riporto da: "Carro contro carro, storia dei carri armati", di franco Giuliani, edito da Associazione Nazionale Carristi d'Italia, Roma 1999.

Partendo dal "Carden-Loyd Mk VI", l'Ansaldo elaborò un progetto che attraverso successive modifiche sfociò nel carro veloce "33", o come venne chiamato in seguito, "L3".
Questo veicolo pesava circa il doppio del progenitore inglese e possedeva caratteristiche indubbiamente superiori. Inizialmente armato con una sola mitragliatrice (Fiat 14), ne ebbe successivamente due abbinate nella versione standard (Fiat 35), mentre altre armi furono montate in versioni particolari e su alcuni tipi destinati all' esportazione.
All' epoca in cui fu costruito, il carro veloce "33" era certamente un buon mezzo, tenendo conto che l'impiego principale era previsto su sentieri montani (la zona alpina e quella carsica in particolare), e sotto questo aspetto può essere considerato a buon diritto l'unico "carro da montagna" costruito in tutto il mondo.

Ebbe un notevole successo di esportazione. Tra le nazioni che adottarono questo carro si ricorda: l'Austria, il Brasile, la Cina, l'Ungheria, la Bulgaria.
Il carro veloce o carro leggero "L3" fu il più celebre fra i mezzi corazzati italiani; chiamato con vari nomignoli più o meno affettuosi come "scatoletta', "barattolo", "carretta" e simili, fu classificato nelle specifiche ufficiali prima come carro veloce "CV-33/35/38" poi come carro leggero "L3 / 33", "L3 / 35", "L3 / 38".
Fu impiegato su tutti i fronti di guerra: Etiopia 1935-36, Spagna 193738-39, Albania 1939, Fronte occidentale 1940, Fronte greco-albanese 194041, Fronte jugoslavo 1941, Fronte Africa orientale 1940-41, Fronte Africa settentrionale 1940-41-42, Fronte russo 1941-42, e dopo l'armistizio (8 settembre 1943) al Sud e al Nord rispettivamente nella guerra di liberazione e nell'Esercito della RS.I. (Repubblica Sociale Italiana).
Prodotto in un numero di esemplari vicino alle 2000 unità, nell' arco di diversi anni subì alcune leggere migliorie. Entrato in produzione nel 1933, dopo un periodo di tre anni di esperienze e di collaudi di prototipi, rimase in produzione fino al 1938 ed in servizio operativo fino all'immediato dopoguerra quando alcuni esemplari, sopravvissuti alle vicende belliche, prestarono servizio nel rinato Esercito Italiano e nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

Prodotto dall' Ansaldo Fossati di Genova Sestri con organi meccanici di costruzione Fiat, era il frutto delle esperienze caldeggiate dall'Ispettorato della Motorizzazione per dotare l'Esercito italiano di un carro di limitate dimensioni, capace di operare su sentieri di montagna, con possibilità di effettuare spostamenti veloci su strada senza necessità di carrello di trasporto; queste richieste erano state avanzate dallo Stato Maggiore dell' Esercito per integrare l'azione dei "Fiat 3000", di maggior mole ma meno adatti ad operare nelle zone di confine.

All'Afghanistan furono forniti fra il 1936 ed il 1939 alcuni esemplari di C.V.35 II tipo, identici per armamento ed attrezzature agli esemplari in dotazione al Regio Esercito.

Altri paesi che hanno avuto in linea i nostri carri veloci C.V. 33-35:
Austria: 36 CV33 + 36 CV35 presso il btg. di Bruknendorf che dopo l’annessione alla Germania fu incorporato nella 4^ Leichten Panzerdivision partecipando all’occupazione della Cecoslovacchia.
Sembra utilizzati in ruoli secondari nella WWII, erano armati con una Schwarzlose 8 mm.
Bolivia: alcuni CV35 radio forniti nel 1937/38.
Brasile: 23 CV35 forniti nel 1937/38 con due varianti di armamento, sembra cinque con una Breda 13,2 ai comandanti di squadrone e plotone e diciotto con una coppia di Madsen da 7 mm. Alcuni esemplari ceduti nel 1948 alla Repubblica Dominicana.
Bulgaria: 10 CV33 forniti nel 1933 ed armati con una Schwarzlose.
Cina: un centinaio di CV35 forniti nella seconda metà degli anni ’30, sembra armati con due Villar Perosa mod.914 da 9 mm oppure di Breda SAFAT da 7,92
Iraq: alcuni CV35 ceduti nel 1938.
Ungheria: ampia fornitura di CV35 (nel 40 la maggior parte dei corazati ungheresi erano C.V. italiani), armamento di due BRNO ZB 26 o 30 da 7,92. Alcuni esemplari ceduti alla Croazia nel 43.

Paesi che hanno avuto in servizio C.V. ottenuti per eventi bellici:
Spagna, Grecia, Croazia, Jugoslavia (partigiani), Germania e Regno Unito.

Per chi vuole approfondire e vedere delle ottime foto di C.V.:
“Fronte Terra. Carri Armati Vol. 2/I e Vol. 2/II” – edizioni Bizzarri, Roma 1973.
Caratteristiche del carro "L3/33" (/35/38)

Anno di costruzione 1933 (1935 e 1938)
Peso t 3,1

Lunghezza m. 3,15
Larghezza m 1,40
Altezza m 1,30
Protezione mm 13,5
Potenza HP 43
Velocità km/h 38-40
Autonomia km 130
Equipaggio uomini 2. (capocarro-armiere e pilota)
Armamento 2 mtg Fiat 35/1 cal. 8 mm (l'ultima serie di Breda 38)
Ciao
mariodoxe
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Vecchio 23 luglio 17, 23:26   #4 (permalink)  Top
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Intanto ho trovato queste foto di un interno del modellino. Non mi ricordo di questi colori, ma mi sembrano molto azzeccati ugualmente, tranne i sedili che mi ricordo abbastanza bene neri (ci sono montato sopra con gli stivali e avevo paura di romperli oltre che sporcarli).





Bene
Ciao
mariodoxe
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Vecchio 24 luglio 17, 16:06   #5 (permalink)  Top
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Comunque questi cinesi sono matti. Come hanno fatto a realizzare gli stampi dio solo lo sa!
Istruzioni





realizzato pezzo n° 2



sul motore ci vanno le candele



bisogna essere un po' sballati per lavorarci sopra!
Comunque anche se il motore verrà nascosto, corpo di centomila carrarmati quelle candele le debbo montare a tutti i costi. er favore:



compresi quei piroletti dietro che non so cosa siano :face:



Ciao
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Vecchio 25 luglio 17, 14:09   #6 (permalink)  Top
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Finito il motore.
Queste le istruzioni



e questo è il risultato dopo 10 ore di lavoro con ritocco degli iviiti a mezzo tarpano con punte da 0,5 Proxxon.









va remengo va la cinesi! Me xe vignio el ganfo sui dei grossi de le man!
Ciao
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Vecchio 26 luglio 17, 09:42   #7 (permalink)  Top
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Ho dipinto l'interno e i gruppi motore, differenziale









Non so cosa dire. Io lascerei così senza dare un altra o più passate di colore. Quel giallino che trasapre mi da un senso di profondità e di realtà. Almeno così la vedo io. Le pedaliere rimangono in ottone.
Ciao
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Vecchio 27 luglio 17, 08:25   #8 (permalink)  Top
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Ecco ora il radiatore!



per farlo ci sono dei pezzi piccolissimi che debbono essere pure puliti bene altrimenti non combaciano con il resto quando vengono incollati.



poi vengono assemblati (con diversi moccoli) *Per farlo occorre togliere 'ste cose dalla sprua



e inserirle in piccoli incavi



ma i xe fora de testa 'sti qua? O so mi imbranà? I sa morti!
No me sogno gnanca de andar avanti. Remengo li fazzo mi de fil de oton



foro l'invito con una punta proxxon 0,5 a mano ovviamente per non sgangherare il foro che, essendo praticato in una parete con il retro vuoto, il filo di ottone vi penetra bene e con la cianoacrilica si fissa che è un piacere. Poi i due pezzi possono essere assemblati senza problemi perché la lunghezza del filo di ottone viene ricavata automaticamente nell'assemblaggio.
Credo che così il tutto diventi più sicuro.
Ciao
Mariodoxe
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Vecchio 27 luglio 17, 14:00   #9 (permalink)  Top
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Ecco il radiatore montato e allestito sul pianale assieme al motore.



Debbo rifinirlo e dipingerlo in alluminio.
Da notare che poi viene completamente chiuso e scompare del tutto dalla vista.
Allora, ma perché fare tanta fatica per farlo?
Amici non sarebbe più modellismo (almeno da parte mia)
Ciao
Mariodoxe
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Vecchio 27 luglio 17, 14:56   #10 (permalink)  Top
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Eccolo dipinto



quei pezzi di filo di ottone non mi piacciono e non so come eliminarli senza sgangherare tutto.
Ho realizzato con la stessa plastica della sprua un pezzo pe chiuderli.
Eccolo finito





Queste sono le istruzioni.



Mica micio micio bau bau eh!
Ciao
mariodoxe
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