bene, dopo che in molti mi hanno sempre dato una mano, ora provo io ad essere di aiuto.
molti li guardano con stupore ogni volta che li vedono in azione....altri li vorrebbero sul loro modello ma costano un salasso. altri ancora vorrebbero farli ma non sanno come
bene, dopo un po' di prove e "studio di fattibilità" ho trovato un sistema economico e abbastanza semplice per avere i carrelli retrattili sui nostri mezzi.
preciso subito che con un servocomando classico messo direttamente sul meccanismo di apertura e chiusura, non si riesce ad avere qualcosa di usabile. a banco funziona, ma poi il servo non ce la fa a tenere chiusi i carrelli per sostenere il peso del modello.
passiamo quindi alla lista della spesa :
-sistema retrattile elettrico n2 pezzi
-tubo in alluminio diametro 10 esterno (lo trovate al brico) 1m
-pezzetti di plastica o abs
-pezzetti di alluminio
-viteria varia
come vedete la spesa è contenuta. il lavoro invece come vedremo richiede un paio di passaggi di fino. nulla di che comunque
la prima cosa da fare è modificare il meccanismo di apertura dei retrattili. essi infatti aprono e chiudono di 90°, ma a noi serve che quando chiudano siano a meno. se fossero a 90° infatti avremmo le gambe perpendicolari al suolo, mentre invece devono stare leggermente aperte.
il sistema di apertura e chiusura, prevede lo scorrimento di un blocchetto du una vite infinita. ai due estremi ci sono due micro che provvedono allo stop del motore una volta che il blocchetto è arrivato a fine corsa.
la modifica consiste nell' aggiungere un certo spessore tra il blocchetto ed il micro sul lato chiusura di modo che questo intervenga a fermare il motore prima che la chiusura arrivi a 90°.
attenzione che il cannetto di spessore deve essere giusto sia sul diametro interno per la vite infinita, sia su quello esterno per entrare dentro al sistema rotante che apre-chiude.
la rondella in plastica che vedete è quella che fisicamente va a schiacciare il micro. altrimenti troppo in basso per esser raggiunto dal cannetto. il cannetto a sua volta si occupa di non far andare la rondella in giro per il sistema di apri-chiudi.
per realizzare il cannetto come vedete, ho utilizzato la testa di un rivetto opportunamente tagliata e limata.
va da se che più mettete lungo il cannetto e più accorcerete la corsa del servomeccanismo. io ho tagliato circa 3mm che si sono rivelati perfetti.
una volta fatto ciò, dovreste ritrovarvi con una cosa tipo questa in condizione di carrelli aperti:
e questa in condizione di carrelli chiusi:
come vedete da queste due foto, è presente un pezzetto di abs (plastica) che prolunga il meccanismo. questo serve poi a fissare saldamente il carrello vero e proprio. nella prima delle due foto si vedono anche le vitine di "sicurezza" che ho messo per evitare la rotazione sull' asse del carrello, essendo questo di fatto fissato con una unica vite. le viti utilizzate sono due (una per meccanismo) delle più piccole fornite col sistema stesso.
molti li guardano con stupore ogni volta che li vedono in azione....altri li vorrebbero sul loro modello ma costano un salasso. altri ancora vorrebbero farli ma non sanno come
bene, dopo un po' di prove e "studio di fattibilità" ho trovato un sistema economico e abbastanza semplice per avere i carrelli retrattili sui nostri mezzi.
preciso subito che con un servocomando classico messo direttamente sul meccanismo di apertura e chiusura, non si riesce ad avere qualcosa di usabile. a banco funziona, ma poi il servo non ce la fa a tenere chiusi i carrelli per sostenere il peso del modello.
passiamo quindi alla lista della spesa :
-sistema retrattile elettrico n2 pezzi
-tubo in alluminio diametro 10 esterno (lo trovate al brico) 1m
-pezzetti di plastica o abs
-pezzetti di alluminio
-viteria varia
come vedete la spesa è contenuta. il lavoro invece come vedremo richiede un paio di passaggi di fino. nulla di che comunque
la prima cosa da fare è modificare il meccanismo di apertura dei retrattili. essi infatti aprono e chiudono di 90°, ma a noi serve che quando chiudano siano a meno. se fossero a 90° infatti avremmo le gambe perpendicolari al suolo, mentre invece devono stare leggermente aperte.
il sistema di apertura e chiusura, prevede lo scorrimento di un blocchetto du una vite infinita. ai due estremi ci sono due micro che provvedono allo stop del motore una volta che il blocchetto è arrivato a fine corsa.
la modifica consiste nell' aggiungere un certo spessore tra il blocchetto ed il micro sul lato chiusura di modo che questo intervenga a fermare il motore prima che la chiusura arrivi a 90°.
attenzione che il cannetto di spessore deve essere giusto sia sul diametro interno per la vite infinita, sia su quello esterno per entrare dentro al sistema rotante che apre-chiude.
la rondella in plastica che vedete è quella che fisicamente va a schiacciare il micro. altrimenti troppo in basso per esser raggiunto dal cannetto. il cannetto a sua volta si occupa di non far andare la rondella in giro per il sistema di apri-chiudi.
per realizzare il cannetto come vedete, ho utilizzato la testa di un rivetto opportunamente tagliata e limata.
va da se che più mettete lungo il cannetto e più accorcerete la corsa del servomeccanismo. io ho tagliato circa 3mm che si sono rivelati perfetti.
una volta fatto ciò, dovreste ritrovarvi con una cosa tipo questa in condizione di carrelli aperti:
e questa in condizione di carrelli chiusi:
come vedete da queste due foto, è presente un pezzetto di abs (plastica) che prolunga il meccanismo. questo serve poi a fissare saldamente il carrello vero e proprio. nella prima delle due foto si vedono anche le vitine di "sicurezza" che ho messo per evitare la rotazione sull' asse del carrello, essendo questo di fatto fissato con una unica vite. le viti utilizzate sono due (una per meccanismo) delle più piccole fornite col sistema stesso.
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