Poichè sto costruento un quad piccolo per acrobazie e cazzeggiamenti vari, ho deciso di mandare in pensione il piccolo tricottero e di farne uno AD-HOC per PFV e riprese.
Dopo le esperienze avute con i miei 3 tricotteri, ho deciso di farne uno dedicato all'FPV, con in mente prima di tutto la stabilità, l'affidabilità, la resistenza al vento, e per finire leggerezza e autonomia di volo.
Materiali:
cosa ho imparato dai primi 3 tricotteri:
1 . Per i bracci di piccola sezione il legno è fragile e con diverse bottarelle si rovina velocemente. Inoltre con caldo e umidità si deforma, quindi è da scartare.
2. Fibra di carbonio.... ottima leggerezza ma troppa flessibilità con sezioni piccole. C'è bisogno di sezioni dai 15mm in su per garantire una rigidità decente con carichi elevati (motori potenti e pesanti). Possibili fastidi di trasmissione A/V e rc. Costo elevato
3. Alluminio: eccellente rigidità alle torsioni anche con sezione quadra da 10mm, a patto di usare eliche bilanciate e motori non superiori ai 60gr. La sezione da 15mm è rigidissima ma troppo pesante.
Costo dei quadrelli di alluminio da 10mm circa 3 al metro.
Per il frame centrale userò del betulla da 2mm. Il legno di betulla da 2mm ha delle proprietà molto utili al nostro scopo, è più rigido del carbonio da 1mm, ma costa molto meno, pesa un pò di più, ma in compenso non è un buon conduttore come lo è invece il carbonio, e non dà problemi di intereferenze elettromagnetiche. Inoltre il legno di betulla si piega ma ha una soglia di rottura ben più alta del carbonio, poi ritorna alla posizione originale. L'alluminio è scartato a priori perchè ogni bottarella che prenderebbe un braccio del tricottero, farebbe piegare il frame centrale d'alluminio, inoltre la sua estrema rigidità permetterebbe alle vibrazioni dei motori di raggiungere i centro del tricottero, cosa che noi vogliamo evitare.
Dimensioni:
Il tricottero si è dimostrato molto stabile anche con bracci da 30cm, però è peggiorato il comportamento con raffiche di vento. Infatti le tre eliche troppo vicine più il piatto centrale con l'elettronica, offrono troppa superficie al vento, e quindi il tricottero viene sballonzolato su e giù e a dx e sx, piuttosto violentemente. Il problema si può combattere con un frame tubolare che lasci passare l'aria e con eliche di piccolo diametro, l'altra soluzione è un tricottero di dimensioni ben più grandi, per questo ho scelto un braccio di ben 60cm per questo progetto.
le cose che vorrò incorporare includono:
frame centrale predisposto per scheda di controllo KK.
Led luminosi colorati sui tre bracci e possibilmente attorno al frame.
(infine: illuminatore laser infrarosso per volo notturno.)
Se qualcuno ha idee, suggerimenti etc, può contribuire positando le proprie idee.
Il progetto sarà open source ovviamente, con disegni .dxf disponibili.
Dopo le esperienze avute con i miei 3 tricotteri, ho deciso di farne uno dedicato all'FPV, con in mente prima di tutto la stabilità, l'affidabilità, la resistenza al vento, e per finire leggerezza e autonomia di volo.
Materiali:
cosa ho imparato dai primi 3 tricotteri:
1 . Per i bracci di piccola sezione il legno è fragile e con diverse bottarelle si rovina velocemente. Inoltre con caldo e umidità si deforma, quindi è da scartare.
2. Fibra di carbonio.... ottima leggerezza ma troppa flessibilità con sezioni piccole. C'è bisogno di sezioni dai 15mm in su per garantire una rigidità decente con carichi elevati (motori potenti e pesanti). Possibili fastidi di trasmissione A/V e rc. Costo elevato
3. Alluminio: eccellente rigidità alle torsioni anche con sezione quadra da 10mm, a patto di usare eliche bilanciate e motori non superiori ai 60gr. La sezione da 15mm è rigidissima ma troppo pesante.
Costo dei quadrelli di alluminio da 10mm circa 3 al metro.
Per il frame centrale userò del betulla da 2mm. Il legno di betulla da 2mm ha delle proprietà molto utili al nostro scopo, è più rigido del carbonio da 1mm, ma costa molto meno, pesa un pò di più, ma in compenso non è un buon conduttore come lo è invece il carbonio, e non dà problemi di intereferenze elettromagnetiche. Inoltre il legno di betulla si piega ma ha una soglia di rottura ben più alta del carbonio, poi ritorna alla posizione originale. L'alluminio è scartato a priori perchè ogni bottarella che prenderebbe un braccio del tricottero, farebbe piegare il frame centrale d'alluminio, inoltre la sua estrema rigidità permetterebbe alle vibrazioni dei motori di raggiungere i centro del tricottero, cosa che noi vogliamo evitare.
Dimensioni:
Il tricottero si è dimostrato molto stabile anche con bracci da 30cm, però è peggiorato il comportamento con raffiche di vento. Infatti le tre eliche troppo vicine più il piatto centrale con l'elettronica, offrono troppa superficie al vento, e quindi il tricottero viene sballonzolato su e giù e a dx e sx, piuttosto violentemente. Il problema si può combattere con un frame tubolare che lasci passare l'aria e con eliche di piccolo diametro, l'altra soluzione è un tricottero di dimensioni ben più grandi, per questo ho scelto un braccio di ben 60cm per questo progetto.
le cose che vorrò incorporare includono:
frame centrale predisposto per scheda di controllo KK.
Led luminosi colorati sui tre bracci e possibilmente attorno al frame.
(infine: illuminatore laser infrarosso per volo notturno.)
Se qualcuno ha idee, suggerimenti etc, può contribuire positando le proprie idee.
Il progetto sarà open source ovviamente, con disegni .dxf disponibili.
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