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Vecchio 15 settembre 12, 10:28   #1 (permalink)  Top
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L'avatar di Leo656
 
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Utileplast, prove di utilizzo

Buongiorno a tutti.

Anche se non scrivo sul Forum, creo!
Ho infatti trovato al Leroy Merlin l'Utileplast. Per chi non ne avesse mai sentito parlare è un prodotto plastico che a 60° circa si scioglie, rendendosi modellabile a piacimento. E' venduto in palline o in strisce.
Siccome da un po' ho il pallino di riprodurre particolari e gli stampi classici mi sembrano troppo complicati ho voluto acquistarlo. Una busta da 250g costa circa 9€.

Le prime prove che ho fatto hanno riguardato la riproduzione dei sedili per la mia ea840 delle FNM. Ho preso a modelli i sedili del vagone Corbellini Hachette.
Le operazioni sono state le seguenti:

1. Scaldata l'acqua e immerse le palline, si è formata una sostanza gommosa.
2. Fatto lo stampo con i sedili della Corbellini.
3. Buttato in acqua fredda per farlo tornare solido e poi staccato dalla carrozza Corbellini.

Già qui ci sono stati i primi problemi: non si staccava. Alla fine ho riscaldato nuovamente e mandato a quel paese il primo tentativo.
Alla seconda prova ho deciso di mettere una goccia di olio lubrificante, in modo da non farlo aderire come se fosse colla. Ha funzionato e quindi ho prodotto 2 stampi: uno di un doppio sedile (fronte/retro) e un'altro di uno singolo.

Quindi ho:

4. Scaldato ancora del nuovo prodotto.
5. Infilato nello stampo e creato i sedili.

Creato per modo di dire, perchè nel sedile doppio il problema è che avendo poco spazio non si riesce a raggiungere tutti gli spazi della matrice, quindi in alcuni punti la plastica non arriva. Nel sedile singolo il problema è riuscire poi a livellare lo schienale di due sedili in modo tale che questi poi combacino perfettamente, facendo la coppia fronte/retro.

In pratica il problema più grosso è lo schienale, in quanto non essendo un liquido l'Uliteplast non permette il raggiungimento "degli angoli nascosti".
Per questo modivo ora sto pensando di fare con lo stampo unicamente la base del sedile (in pratica la seduta) e poi con il plasticard fare lo schienale.
Sicuramente non sarà una via rapida come fare tutto con lo stampo, ma sicuramente sarà più rapido che creare tutta la struttura di un sedile di lato meno di un centimetro.

In concluisione credo che l'Ulitleplast sia molto utile per produrre particolare "piatti" come la fiancata di una carrello o delle scalette, ma non credo che funzioni ottimamente per particolari come dei sedili o dei respingenti (che comunque proverò a fare).

Posto un po' di foto con i tentativi.

Leo
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Utileplast, prove di utilizzo-p1030637.jpg   Utileplast, prove di utilizzo-p1030638.jpg   Utileplast, prove di utilizzo-p1030639.jpg   Utileplast, prove di utilizzo-p1030640.jpg  
Leo656 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 settembre 12, 13:41   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di Pecetta
 
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Originalmente inviato da Leo656 Visualizza messaggio
Buongiorno a tutti.

Anche se non scrivo sul Forum, creo!
Ho infatti trovato al Leroy Merlin l'Utileplast. Per chi non ne avesse mai sentito parlare è un prodotto plastico che a 60° circa si scioglie, rendendosi modellabile a piacimento. E' venduto in palline o in strisce.
Siccome da un po' ho il pallino di riprodurre particolari e gli stampi classici mi sembrano troppo complicati ho voluto acquistarlo. Una busta da 250g costa circa 9€.

Le prime prove che ho fatto hanno riguardato la riproduzione dei sedili per la mia ea840 delle FNM. Ho preso a modelli i sedili del vagone Corbellini Hachette.
Le operazioni sono state le seguenti:

1. Scaldata l'acqua e immerse le palline, si è formata una sostanza gommosa.
2. Fatto lo stampo con i sedili della Corbellini.
3. Buttato in acqua fredda per farlo tornare solido e poi staccato dalla carrozza Corbellini.

Già qui ci sono stati i primi problemi: non si staccava. Alla fine ho riscaldato nuovamente e mandato a quel paese il primo tentativo.
Alla seconda prova ho deciso di mettere una goccia di olio lubrificante, in modo da non farlo aderire come se fosse colla. Ha funzionato e quindi ho prodotto 2 stampi: uno di un doppio sedile (fronte/retro) e un'altro di uno singolo.

Quindi ho:

4. Scaldato ancora del nuovo prodotto.
5. Infilato nello stampo e creato i sedili.

Creato per modo di dire, perchè nel sedile doppio il problema è che avendo poco spazio non si riesce a raggiungere tutti gli spazi della matrice, quindi in alcuni punti la plastica non arriva. Nel sedile singolo il problema è riuscire poi a livellare lo schienale di due sedili in modo tale che questi poi combacino perfettamente, facendo la coppia fronte/retro.

In pratica il problema più grosso è lo schienale, in quanto non essendo un liquido l'Uliteplast non permette il raggiungimento "degli angoli nascosti".
Per questo modivo ora sto pensando di fare con lo stampo unicamente la base del sedile (in pratica la seduta) e poi con il plasticard fare lo schienale.
Sicuramente non sarà una via rapida come fare tutto con lo stampo, ma sicuramente sarà più rapido che creare tutta la struttura di un sedile di lato meno di un centimetro.

In concluisione credo che l'Ulitleplast sia molto utile per produrre particolare "piatti" come la fiancata di una carrello o delle scalette, ma non credo che funzioni ottimamente per particolari come dei sedili o dei respingenti (che comunque proverò a fare).

Posto un po' di foto con i tentativi.

Leo
Tanto per ragionarci sopra...
Forse il fatto che l'utileplast non arriva in fondo al buco dello schienale è dovuto alla presenza di aria che rimane dentro quando ci schiacci sopra il prodotto.
Hai mai notato che molte cose picole che vendono sono fatte in stampi molteplici e che sono attaccate tra loro da pezzi di plastica inutile?
Credo che il segreto stia nel fare degli sfiati e cioè dei buchetti microscopici da cui il prodotto possa ffuoriuscire e magari raggiungere l'esterno dello stampo e fino a dare conferma che l'interno è completamente pieno. Prova a fare di buchetti allo stampo con uno spillo caldo (e senza scottarti) magari ottieni un risultato migliore.

Bye
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Cerco pezzi di trenini Lima e Rivarossi in PM!
Varese, sponda est del fiume Olona, il luogo dove alcuni lustri fa sono sbarcato. Ero nudo e voi mi avete deriso, avevo freddo e voi mi avete cacciato. Sciocchi umani non potete..
Pecetta non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 settembre 12, 22:19   #3 (permalink)  Top
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L'avatar di Diego►
 
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Non conoscevo questo materiale, il fatto che sia modellabile a bassa temperatura semplifica di parecchio il lavoro.

Per lo stampo, Pacetta dice bene, ci vogliono dei forellini per la fuoriuscita dell'aria ho riscontrato lo stesso problema quando ho colato il piombo. Io ho adottato anche un'altro accorgimento, per manterere il piombo fluido ho scaldato lo stampo prima di colare (stampi di gesso o das).
Però se ho capito bene stai usando stampi fatti con lo stesso materiale che stai colando, quindi non puoi scaldarli, secondo mè è una limitazione.

Un'altro elemento importante è la pressione, se riesci ad infilare il materiale fuso in una siringa, di metallo o vetro, potresti riuscire a spingerlo meglio dentro lo stampo. Nell'industria viene usata anche un'altra tecnica l'ignezione dal basso, In questo modo si evitano le bolle d'aria.

ciao Diego.
Diego► non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 settembre 12, 23:02   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di Pecetta
 
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Originalmente inviato da Diego► Visualizza messaggio
Non conoscevo questo materiale, il fatto che sia modellabile a bassa temperatura semplifica di parecchio il lavoro.

Per lo stampo, Pacetta dice bene, ci vogliono dei forellini per la fuoriuscita dell'aria ho riscontrato lo stesso problema quando ho colato il piombo. Io ho adottato anche un'altro accorgimento, per manterere il piombo fluido ho scaldato lo stampo prima di colare (stampi di gesso o das).
Però se ho capito bene stai usando stampi fatti con lo stesso materiale che stai colando, quindi non puoi scaldarli, secondo mè è una limitazione.

Un'altro elemento importante è la pressione, se riesci ad infilare il materiale fuso in una siringa, di metallo o vetro, potresti riuscire a spingerlo meglio dentro lo stampo. Nell'industria viene usata anche un'altra tecnica l'ignezione dal basso, In questo modo si evitano le bolle d'aria.

ciao Diego.
Uno stampo fatto con il Das mi sembra interessante però mi domando se dopo lo si può staccare dall'originale senza problemi o se invece lascia dei residui che possono rovinarlo (un soffietto ad esempio).

A proposito, so che gli stampi si possono fare anche con il silicone, ma a che temperatura fonde o si defroma il silicone?

By
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Pecetta non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 settembre 12, 23:39   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di Diego►
 
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Che io ricordi lo stampo di das non ha lasciato residui particolari, magari puoi facilitare il distacco con una spolverata di talco.

Per il silicone è vero esistono dei composti specifici per colare il piombo, non li ho mai usati ma dovrebbero resistere a temperature di 500° circa (il silicone per sigillare camini e barbecue resiste a 700°) il punto di fusione del pb. è di 320° circa.
Diego► non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 settembre 12, 09:24   #6 (permalink)  Top
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stampi

Ragazzi.....ci vuole la gomma al silicone e basta se si vuole riprodurre particolari,modelli, carrozzerie, loco intere etc.
Altri metodi per riprodurre a freddo, sicuramente, o non danno risultati, o in ogni caso rusukltano lavori grossolani ed inutili, a mio avviso.
Ps...Leo per gli interi: se vai ad un negozio di modellismo, e prendi un profilato di plasticard o balsa, dalla forma a T.......li tagli a circa mezzo centimetro.....ed hai tutti i sedili.
Se poi tagli una basetta sotto, per alzarli da terra, il risultato è perfeto.
Per riprodurre la seconda classe delle Nord, imitando le panche di legno, fai dei piccoli tagli......e il gioco è fatto.
taxicarlo non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 settembre 12, 23:41   #7 (permalink)  Top
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L'avatar di Diego►
 
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grazie delle info carlo, ma io al momento non ho avuto ancora bisogno di stampi di precisione... magari la prossima volta uso la gomma che dici tu.
Diego► non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 18 settembre 12, 00:05   #8 (permalink)  Top
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L'avatar di Pecetta
 
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Originalmente inviato da taxicarlo Visualizza messaggio
Ragazzi.....ci vuole la gomma al silicone e basta se si vuole riprodurre particolari,modelli, carrozzerie, loco intere etc.
Ok, supponiamo che uno voglia duplicare un soffietto (dico così per dire ) la gomma al silicone va bene?

Bye
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Pecetta non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 18 settembre 12, 00:06   #9 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Diego► Visualizza messaggio
grazie delle info carlo, ma io al momento non ho avuto ancora bisogno di stampi di precisione... magari la prossima volta uso la gomma che dici tu.
Mi daresti un'idea di dove poter trovare un pò di piombo?
(Non vale la vecchia battuta del cow boy ).

Bye
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Pecetta non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 18 settembre 12, 14:24   #10 (permalink)  Top
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stampi

Ah ah si Stefano, l'unica è con la gomma al silicone.
Ne esiste anche un altra, tipo das, per riprodurre piccoli particolari, che riproduce perfettamente senza attaccare il materiale.
Sai, dopo 21 anni di autocostuzione di treni...l'unico modo per duplicare i pezzi, con un risultato soddifacente ( mediante resina e non altro) resta il silicone.

Come no??? Vai in ferramenta: lo vendono a fogli e va a kg: 1 kg....ne zavorri di trenini.
costo, se mi ricordo l'ultima volta, sui 13 uro un kg e rotti....ma non voglio dirti stupidate.
taxicarlo non è collegato   Rispondi citando
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