15 maggio 07, 18:15 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 24-02-2007 Residenza: Bergamo
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| Piante Alari
Nel sito ufficiale della categoria ( www.F3K-Italia.it ) come "prima pagina" c'e' una foto ( scattata da 29 ) di un Falco pecchiaiolo in piena termica. Per la precisione e' un esemplare femmina adulta quindi con apertura alare intorno ai 150 cm e dato che termicava sopra di noi a Premariacco, durante la gara, era conforme al regolamento .....il peso un po' fuori ( media 1000 gr )...e oltretutto termicava in zona proibita...nessuno della giuria che si sia mosso ....con i vari concorrenti che avevano la bava alla bocca Questa e' la premessa. Vi invito ad andarla a vedere ( sara' l'autore della foto a decidere se allegarla anche qui ) per poter fare un giro di considerazioni sulle piante alari e sulla funzione della coda ( Flap-Profondita'-Direzionale ?? ) Qualcuno che se la sente di inziare ?? Sergio |
15 maggio 07, 20:19 | #2 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 14-04-2005 Residenza: Verona
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|
Mentre preparavo la foto per metterla sul sito continuavo a guardare la forma dell'ala...mi hai preceduto nell'aprire il thread. Ho tratto un paio di considerazioni: -Vicino alla "fusoliera" la corda va leggermente riducendosi -Le corde sono più sostanziose delle nostre e poi...la superficie dell'ala non è liscia... Per la coda non saprei come reinterpretarla "modellisticamente"...diciamo che è maledettamente corta, però...mica deve essere scagliata da qualcuno in cielo!!!
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15 maggio 07, 21:49 | #3 (permalink) Top | ||
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| Citazione:
Un motivo per quello che hai osservato ( corda piccola alla radice ) insieme all'andamento della linea media potrebbe essere di natura meccanica... loro le ali le possono/devono ripiegarle. Ho riportato il contorno su CAD per poi dare in pasto al "tritatutto" per vedere distribuzioni e varie. Ipotizzo ( data la disposizione della muscolatura ) un profilo tipo Jedelsky a bassa curvatura, purtroppo non posso ( o non sono capace ) di simulare la conformazione antibolla ( quella che indichi come " ala non liscia") Secondo te quale poteva essere la sua velocita' di translazione ? Citazione:
Credo che il quel momento facesse piu' la funzione di direzionale, magari abbinato ad una lieve asimmetria all'estremita' alare Lui (lei ) si che sa fare la virata piatta Riguardo la coda corda....le mie prime prove del lancio a disco le ho fatte con un'ala volante...mai piu' visto un modello andare cosi' dritto. Sergio | ||
16 maggio 07, 00:11 | #4 (permalink) Top | |||
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| Citazione:
Citazione:
Per la velocità...ha fatto un traversone pauroso qualche secondo dopo. Non saprei quantificare ma è scomparsa in pochi attimi. Citazione:
__________________ RC PLANES ARE NOT DRONES | |||
16 maggio 07, 07:39 | #5 (permalink) Top | ||
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| Citazione:
Ma non e' la superficie ( che comunque contribuisce a tenere fermo lo strato limite ) quanto la possibilita' della singola piuma di essere "aspirata" verso l'alto al momento della formazione della bolla di separazione, rompendola ed impedendo la sua propagazione. Citazione:
Allargare e restringere la superficie Movimento in alto e basso Movimento di rotazione destra e sinistra Questa e' ovviamente la mia di fissa... Sergio | ||
16 maggio 07, 09:25 | #6 (permalink) Top |
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Posso azzardare qualche ipotesi anch'io da ignorante ma appassionato? Non per altro, ma dove abito attualmente di quel tipo di rapaci è pieno (l'anno scorso ce ne era uno nell'oliveto sotto casa) ed è un pò che li sto osservando. Ipotesi 1) la rastremazione dell'ala vicino al corpo secondo me potrebbe servire per liberare la coda dai rifiuti dell'ala: lo stacco infatti tra ala e coda è netto. In altri volatili (gabbiani, albatros etc, che hanno il corpo più lungo) la rastremazione mi sembra che non ci sia. Ipotesi 2) L'estrema efficienza del volo di un uccello, paragonata a quella di un velivolo, secondo me è la capacità di variare l'incidenza dell'ala rispetto al moto cosa che gli permette di utilizzare profili concavo convessi sottili, estremamente efficienti ma sensibilissimi alla inclinazione della corda. Alla natura non sarebbe costato nulla utilizzare dei profili biconvessi o piano convessi all-purpose se avesse potuto ottenere dei risultati migliori Ipotesi 3) Winglets: avete mai notato come le penne di estremità nel volo in termica sono rivolte verso l'alto ? Osservazione 4) Questa è la cosa che mi affascina di più, la capacità di variare il diedro in funzione della velocità, fino ad assumere conformazione di diedro negativo nelle picchiate, come i moderni jets. Ipotesi 5) la differenza di allungamento dell'ala di un rapace rispetto a quella di un trans-volatore tipo quelli menzionati sopra sta nella necessità di aver alta manovrabilità senza perdita di portanza, ricordo che gli albatros per volare sfruttano le variazioni di pressione generate dal moto ondoso del mare, quindi sono pure loro dei termicatori. Ipotesi 6) concordo con la multi-funzionalità della coda Scusate se ho detto delle ovvietà, ma queste chiacchiere da bar dello sport simil scientifiche mi attizzano troppo. Mi ritiro in buon ordine.
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16 maggio 07, 10:51 | #7 (permalink) Top |
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da totale profano: non vi sembra che l'assenza di un "vero" timone sia in realtà compensata dal fatto che la coda viene continuamente mossa, aggiustata, soprattutto durante i decolli e gli atterraggi, quasi come se si tenessero in equilibrio, in stabilità artificiale un pò come i jet moderni ? D'altronde in natura esistono moltissimi esempi di questo tipo.. noi stessi quando siamo in piedi siamo in equilibrio instabile, infatti se prendiamo una botta in testa, cadiamo |
16 maggio 07, 10:54 | #8 (permalink) Top | |
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| Citazione:
Ipotesi 1) Probabile, comunque la distanza ala/coda rimane bassa per pensare ad una zona "pulita" Ipotesi 2) Vero, ma guardando la struttura ossea e la relativa muscolatura ( la natura deve economizzare sul dispendio di energia ) non poteva che essere cosi'. Lo spessore massimo molto avanzato ( dove il muscolo e' piu' grosso ) e camber altrettanto vicino,dove il muscolo si assottiglia, ma ha la possibilita' di variarlo di un minimo, che unito alla variazione di incidenza fa un bel lavoro. Come dicevo, i nostri profili che piu' si avvicinano sono i Jedelsky Ipotesi 3 ) Aggiungi che queste winglets sono tante piccole ali a fessura che si dispongono in una sorta di "S" ( relativamente alla direzione del moto ). In quella zona non c'e' muscolatura, per cui la loro disposizione e' solo un gioco di equilibrio fra pressioni e rigidita' della piuma. Osservazione 4 ) non posso che ripetere , anche se a noi veleggiatoristi potrebbe importare di meno....non andiamo a caccia di prede al suolo, tornerebbe in parte comodo nei traversoni. Ipotesi 5 ) Anche quel falco li' e' un gran trasvolatore, come la cicogna ed hanno allungamenti molto bassi. ( gli albatross, a mio avviso, volano essenzialmente in dinamica, non in termica ) Piu' vado avanti piu' mi appassione questo particolare tipo di rapace. Non e' molto grande ( solo la femmina arriva a 1,5 mt..il maschio e' piu' piccolo) e neppure pesante ( rispetto ad altri ) E' un migratore ( dal Sahara fino in Germania...non e' dietro l'angolo ), quindi capace di voli ad alta efficienza. E' un formidale termicatore e si becca le termiche a bassissima quota ( nota interessante per gli F3Kappari) Quasi quasi lo propongo come "mascotte" per la nosta categoria Sergio | |
16 maggio 07, 11:18 | #9 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-02-2006
Messaggi: 11.445
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Non sono sicuro che sia lui, non sono un ornitologo. I colori e la AA corrispondono. L'inverno 2005-06 un esemplare "abitava" a 10 metri da casa mia, a sentirlo gracidare " (si dice così? ) all'imbrunire metteva veramente paura. L'ho visto abbastanza da vicino un paio di volte, adesso deve essersi trasferito da un'altra parte. Ce n'è una coppia ad un km circa da casa mia (quella con le quali ho fatto le osservazioni di cui sopra) che tutte le volte che vado a volare son lì a volteggiare sopra l'autostrada, accidenti, se non ci fosse quella ....
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16 maggio 07, 13:16 | #10 (permalink) Top | |
User Data registr.: 05-03-2005 Residenza: Trento
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| Rapaci Citazione:
Le poiane sono molto comuni. Studiare il volo dei rapaci penso sia un impresa molto ardua, essendovi maggior tecnologia in una penna di un rapace che nell' ETA. Ciao Gallina PS: ho avuto la fortuna di essere accompagnato per 500m da un aquila che sfruttava la scia dell' ala del mio ASW24 a meno di 2 metri dalla mia faccia, uno spettacolo che non dimenticherò mai. Vedevo chiaramente le piume che sul dorso delle ali si alzavano ed abbassavano senza sbattere ed era curioso in modo in cui ci guardavamo. Raccontando al campo l' avventura suscitavo curiosità e perplessità. Ma anche i più increduli si sono convinti quando dopo pochi giorni nello stesso posto ( estremo sud del Brenta ), la stessa aquila si è messa sopra la capottina del campione del mondo accompagnandolo in volo e palpando il plexiglas con i suoi artigli a 5 cm. sopra la sua testa. Ciao Gallina | |
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