perchè conservare le batterie al 50% della loro capacità?

[galaxy]

Ormai lo sanno tutti che se si devono conservare per lungo tempo le batterie al litio per non rovinarle bisogna caricarle al 50% della loro capacità. Infatti di fabbrica vi arrivano esattamente a metà carica. quello che non sappiamo (almeno io) è il perchè.
chimicamente qualcuno è in grado di spiegarne il motivo?

anche per le A123 vale il discorso dello storage al 50%?

[dex1]

la butto la',senza certezza ma solo per intuizione e
perche ci sono gia' passato,piu' volte.

credo sia tutto basato sulla chimica,
probabilmente cariche al massimo si creano a lungo andare
dei gas "infiammabili"che danneggiano le celle stesse.

infatti la prima cosa che succede"almeno su quelle di prima generazione"
e che si gonfiano e poi non accettano piu la carica con le conseguenze
che tutti sapiamo.

[pak.one]

Originalmente inviato da dex1

la butto la',senza certezza ma solo per intuizione e
perche ci sono gia' passato,piu' volte.

credo sia tutto basato sulla chimica,
probabilmente cariche al massimo si creano a lungo andare
dei gas "infiammabili"che danneggiano le celle stesse.

infatti la prima cosa che succede"almeno su quelle di prima generazione"
e che si gonfiano e poi non accettano piu la carica con le conseguenze
che tutti sapiamo.

bravo ottima risposta infatti e ' prorio cosi ciao

[Badlucifer]

A lasciarle cariche si stressa la chimica, e si fa aumentare la resistenza interna..
Lo "storage" serve ad evitare tutto questo.

[newyork]

io sapevo 60%

I caricabatterie che prevedono la funzione di storage, semplicemente ricaricano la batteria fino alla tensione nominale. A quale % sulla capacità se ne fregano, ne fanno una mera questione di tensione.

[Archi]

Originalmente inviato da simone76

I caricabatterie che prevedono la funzione di storage, semplicemente ricaricano la batteria fino alla tensione nominale. A quale % sulla capacità se ne fregano, ne fanno una mera questione di tensione.

Vero che lo fanno sulla tensione.

La tensione però non è la nominale, infatti caricano tra 3.85 V e 3.90 V (che tra parentesi è anche il valore di storage consigliato da alcuni produttori).

Questa tensione però corrisponde a circa il 60-70 % della carica totale della batteria.

Come questo aiuti in realtà non lo so, c'è chi dice che così si evita che la tensione non vada troppo in basso in caso di autoscarica, ne troppo in alto in caso di riscaldamento.

In realtà però so poco dei processi chimici in atto e quindi lo storage potrebbe essere anche solo una macumba inventata dai venditori di caricabatterie .

Ovviamente scherzo , quello che voglio dire è solo che senza conoscere con precisione il processo chimico in atto, è difficile dare una risposta a questo quesito.

Ciao.

[romoloman]

La azzardo...

La capacità di una batteria è funzione della temperatura, e tutti quanti da pratica lo sappiamo bene.... D'inverno le nostre batterie caricano poco e rendono nulla...
Se si tiene una batteria troppo bassa in voltaggio e questa si raffredda potrebbe andare sotto il valore di inversione...
Se la si tiene troppo carica e la si riscalda potrebbe alzarzi troppo il voltaggio.
Per garantire che in uno storage prolungato eventuali sbalzi non la portino fuori dai due valori limite la batteria viene portata ad un punto di carica media tale da rendere sicuri sia abbassamenti che innalzamenti della sua temperatura

[eriskio]

Originalmente inviato da romoloman

La azzardo...

La capacità di una batteria è funzione della temperatura, e tutti quanti da pratica lo sappiamo bene.... D'inverno le nostre batterie caricano poco e rendono nulla...
Se si tiene una batteria troppo bassa in voltaggio e questa si raffredda potrebbe andare sotto il valore di inversione...
Se la si tiene troppo carica e la si riscalda potrebbe alzarzi troppo il voltaggio.
Per garantire che in uno storage prolungato eventuali sbalzi non la portino fuori dai due valori limite la batteria viene portata ad un punto di carica media tale da rendere sicuri sia abbassamenti che innalzamenti della sua temperatura

Secondo me il tuo ragionamento non è affatto un azzardo, ma è la verità.
Anche i caricabatterie migliori hanno delle tolleranze e può capitare che, misurando una batteria appena caricata qualche cella sia di poco oltre i fatidici 4.20 V (a me è capitato di trovare valori tipo 4.21, 4.23); in piu' se ci si mette anche uno sbalzo termico la tensione potrebbe andare anche oltre, rischiando di rovinare gli elementi.
Viceversa, è vero che le Lipo hanno autoscarica molto bassa, ma è anche vero che se si va' sotto i 2.7 V le celle possono essere danneggiate in modo irreversibile.
La soluzione piu' sicura è quindi quella di trovare una tensione di storage "intermedia" come appunto i 3.8 o i 3.9 volt.

Personalmente (a meno di dover riporre le batterie per diversi mesi) non faccio nessuno storage, ma tengo sotto controllo la tensione delle celle subito dopo averle caricate in modo che non sia mai oltre i 4.20 V (ed eventualmente abbasso con un bilanciatore passivo).

[oscarpippo]

E' da poco che utilizzo le lipo.
Se le utilizzo in maniera saltuaria , diciamo che ci faccio nel periodo invernale 7-8 voli al mese in un paio di uscite e ricarico quando rientro (quindi due ricariche mensili) penso che le batterie non avrebbero bisogno di effettuare "cariche di storage" o sbaglio?