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Vecchio 11 marzo 17, 21:43   #1 (permalink)  Top
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Aeromodelli Old Timer: SINE' 46

L’ho completato due mesi fa. Era un modello che volevo realizzare da tempo, perché
lo sento spessissimo vincente nella maggior parte delle gare nazionali. Ho preferito farlo
inizialmente ½ texaco, per impratichirmi con la stranissima costruzione molto peculiare,
per poi realizzarlo più grande, alla prima occasione. Struttura tradizionale tutta il balsa
(tagliata a tagliabalsa….), ricopertura in samspan con decori in carta esaki, apertura alare di 150 cm, motore brushless 80 watt, batteria da 960 mAh, peso complessivo in ordine di volo gr. 480 compresa batteria.
In questo modello riponevo una aspettativa colossale, oggi va tantissimo di moda ed anche all’estero in paesi dell’Est qualcuno ne è rimasto stregato e lo utilizza per le gare.
Non so perché, ma il mio esemplare non è per niente stato all’altezza delle mie aspettative.
A parte che per costruirlo piccolino devi combattere come un pazzo con lo spazio, batteria di misura al millimetro nel muso, servi e ricevente stretti al cardipalma nella cabina, regolatore infilato con le pinze tra ordinata e parabrezza, carrello una pazzia per non togliere lo spazio avanti per la batteria.
Sale velocemente grazie alla snellezza e alla ridotta sezione frontale, quando in quota esegue traversoni velocissimi, ma alla fine della fiera con una stessa risalita di sessanta secondi e fatta più o meno la stessa quota, nella stessa mattinata di condizioni medie, il Sinè fa quattro minuti e mezzo e il KL61 fa sei minuti e mezzo, poi in atterraggio se lo tiri troppo stalla d’ala.
Sarà sicuramente una buona macchina da guerra per le gare, ma probabilmente è per piloti più esperti e smaliziati di me, che hanno più arte nel metterlo a punto e sfruttarlo.
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Aeromodelli Old Timer: SINE' 46-sine_640x480.jpg  
luigi.carlucci non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 marzo 17, 16:47   #2 (permalink)  Top
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Ci vedremo ad Oria col mio Stella d'Oro
falcoross non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 marzo 17, 20:42   #3 (permalink)  Top
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Et voilà.....
Qualcosa si muove con gli Old Timer sul Barone Rosso............
Sono contento
luigi.carlucci non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 14 marzo 17, 19:21   #4 (permalink)  Top
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Allora a riveder la stella ... Ti pare?
falcoross non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 14 marzo 17, 23:36   #5 (permalink)  Top
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Mi sembra strano, ne ho costruiti almeno 8 tra 1/2 elettrico e OTE, In effetti plana con una bella velocità rispetto ad altri modelli, ma non ho trovato grosse differenze nei tempi di volo con altri modelli. E' più efficiente e migliore in spirale in termica. Non è che sei centrato troppo avanti, e quindi devi volare con una discreta incidenza? Potrebbe essere così, tanto più che dici che stalla se lo tiri troppo. Ha un profilo più spesso del KL61, il NACA 6412 contro il NACA 6409 e dovrebbe stallare di meno, a meno che avendo il C.G. troppo avanti devi volare con più incidenza e quindi sei più prossimo, in volo, alla incidenza di stallo. I miei non soffrivano di questo problema e sono centrati a circa il 70% della corda alare all'attacco ala. (Forse anche più indietro...) Il profondità è a profilo piano convesso oppure biconvesso simmetrico? L'originale aveva un Clark Y e volava con meno di un grado di diedro longitudinale col C.G. bello arretrato.

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Originalmente inviato da luigi.carlucci Visualizza messaggio
L’ho completato due mesi fa. Era un modello che volevo realizzare da tempo, perché
lo sento spessissimo vincente nella maggior parte delle gare nazionali. Ho preferito farlo
inizialmente ½ texaco, per impratichirmi con la stranissima costruzione molto peculiare,
per poi realizzarlo più grande, alla prima occasione. Struttura tradizionale tutta il balsa
(tagliata a tagliabalsa….), ricopertura in samspan con decori in carta esaki, apertura alare di 150 cm, motore brushless 80 watt, batteria da 960 mAh, peso complessivo in ordine di volo gr. 480 compresa batteria.
In questo modello riponevo una aspettativa colossale, oggi va tantissimo di moda ed anche all’estero in paesi dell’Est qualcuno ne è rimasto stregato e lo utilizza per le gare.
Non so perché, ma il mio esemplare non è per niente stato all’altezza delle mie aspettative.
A parte che per costruirlo piccolino devi combattere come un pazzo con lo spazio, batteria di misura al millimetro nel muso, servi e ricevente stretti al cardipalma nella cabina, regolatore infilato con le pinze tra ordinata e parabrezza, carrello una pazzia per non togliere lo spazio avanti per la batteria.
Sale velocemente grazie alla snellezza e alla ridotta sezione frontale, quando in quota esegue traversoni velocissimi, ma alla fine della fiera con una stessa risalita di sessanta secondi e fatta più o meno la stessa quota, nella stessa mattinata di condizioni medie, il Sinè fa quattro minuti e mezzo e il KL61 fa sei minuti e mezzo, poi in atterraggio se lo tiri troppo stalla d’ala.
Sarà sicuramente una buona macchina da guerra per le gare, ma probabilmente è per piloti più esperti e smaliziati di me, che hanno più arte nel metterlo a punto e sfruttarlo.
rovermer non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 marzo 17, 22:38   #6 (permalink)  Top
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Buonasera Rover.
E’ un onore ottenere dell’aiuto sul centraggio di un aeromodello da parte di un “mito”
della categoria….

Del Sinè 46 ho reperito il vecchio disegno di “Modellismo” n.18 di Antonio De Nicola
a.a. 153 cm. corda alare 126 mm. (baricentro 79/47) piano di coda tutto mobile con
profilo piano convesso ala con longheroni affioranti e 2 turbolatori sull’ estradosso
(ma sul disegno non sono disegnate le varie centine!)

e il disegno più recente di Marco Massi (2014) aa 154 corda alare 129 mm (baricentro 82/47) piano di coda tutto mobile con profilo lievemente biconvesso asimmetrico ala con longherone non affiorante e dbox sul bordo di entrata.

Essendo alla prima costruzione ho preferito utilizzare il primo, più dettagliato con misure e materiali, e ho ricavato le sagome delle centine dal nuovo disegno, adeguandole. Ho avuto perplessità a realizzare il piano di coda tutto mobile per la esiguità degli spessori, e ho ricavato le due parti mobili dell’elevatore in maniera tradizionale nel profilo (comunque il piano è montato come sempre su staffette, quindi posso regolarne l’incidenza con spessori).

Entrambi i disegni prevedono (rispetto al piano di coda a zero, il cui appoggio comunque
segue la mezzeria della fusoliera) l’ala con incidenza positiva di 2,5° calcolata sulla linea di corda della centina più lunga, e un baricentro al 65% della centina più lunga (non quella di radice).
Il modello l’ho tutto rimisurato ieri con attenzione, e l’incidenza dell’ala è rispondente a 2,5° come da progetto.
Per il baricentro, il modello l’ho volato inizialmente al 65% come da disegno, poi nei voli
successivi ho limato la zavorra e adesso volo al 70%, ma sempre rispetto alla centina madre, non a quella di radice che è molto più corta.

Da quello che mi anticipavi, avrei capito che suggerisci di mettere 1,5° a picchiare il pianetto di coda, e di collocare il baricentro addirittura al 70% della corda di attacco (che è più corta), quindi ancora più indietro rispetto al settaggio attuale?

Domenica prossima dovrebbe essere ottima giornata calma per le prove.
Grazie
A risentirci
luigi.carlucci non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 marzo 17, 22:42   #7 (permalink)  Top
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Mi scuso per il ritardo di questa risposta ma frequento il Barone molto poco ultimamente. In effetti il mio ha un diedro longitudinale, cioè il profondità è a cabrare rispetto all'ala, di 1,5 gradi in partenza e forse meno dopo aver affinato il centraggio dinamico, il profilo di coda è il classico Clark Y che è discretamente portante, col risultato che si può arretrare il C.G. notevolmente rendendo portante anche il profondità. Attenzione perchè con questo centraggio il modello diventa lievemente instabile dinamicamente. Cioè se lo si picchia è relativamente facile che prosegua con la picchiata invece di tendere a rimettersi in linea di volo da solo. In questo caso portare avanti il C.G. e di conseguenza aumentare l'incidenza dell'ala finchè il problema rientra. Con questo centraggio arretrato al limite massimo ammissibile una volta rimesso in assetto di planata, veleggia con buona velocità sulla traiettoria e buona efficienza complessiva. Per me è uno dei migliori modelli old time per andare a caccia di termiche perchè spirale bene e tiene la virata in termica molto facilmente.




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Originalmente inviato da luigi.carlucci Visualizza messaggio
Buonasera Rover.
E’ un onore ottenere dell’aiuto sul centraggio di un aeromodello da parte di un “mito”
della categoria….

Del Sinè 46 ho reperito il vecchio disegno di “Modellismo” n.18 di Antonio De Nicola
a.a. 153 cm. corda alare 126 mm. (baricentro 79/47) piano di coda tutto mobile con
profilo piano convesso ala con longheroni affioranti e 2 turbolatori sull’ estradosso
(ma sul disegno non sono disegnate le varie centine!)

e il disegno più recente di Marco Massi (2014) aa 154 corda alare 129 mm (baricentro 82/47) piano di coda tutto mobile con profilo lievemente biconvesso asimmetrico ala con longherone non affiorante e dbox sul bordo di entrata.

Essendo alla prima costruzione ho preferito utilizzare il primo, più dettagliato con misure e materiali, e ho ricavato le sagome delle centine dal nuovo disegno, adeguandole. Ho avuto perplessità a realizzare il piano di coda tutto mobile per la esiguità degli spessori, e ho ricavato le due parti mobili dell’elevatore in maniera tradizionale nel profilo (comunque il piano è montato come sempre su staffette, quindi posso regolarne l’incidenza con spessori).

Entrambi i disegni prevedono (rispetto al piano di coda a zero, il cui appoggio comunque
segue la mezzeria della fusoliera) l’ala con incidenza positiva di 2,5° calcolata sulla linea di corda della centina più lunga, e un baricentro al 65% della centina più lunga (non quella di radice).
Il modello l’ho tutto rimisurato ieri con attenzione, e l’incidenza dell’ala è rispondente a 2,5° come da progetto.
Per il baricentro, il modello l’ho volato inizialmente al 65% come da disegno, poi nei voli
successivi ho limato la zavorra e adesso volo al 70%, ma sempre rispetto alla centina madre, non a quella di radice che è molto più corta.

Da quello che mi anticipavi, avrei capito che suggerisci di mettere 1,5° a picchiare il pianetto di coda, e di collocare il baricentro addirittura al 70% della corda di attacco (che è più corta), quindi ancora più indietro rispetto al settaggio attuale?

Domenica prossima dovrebbe essere ottima giornata calma per le prove.
Grazie
A risentirci
rovermer non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 30 marzo 17, 08:31   #8 (permalink)  Top
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Grazie Rover.
Quindi provare, provare, provare, provare.....
Con tutti i miei modelli non ho mai "giostrato" tanto sul diedro longitudinale se non quando era macroscopicamente necessario. Certo sempre alla ricerca del CG più indietro possibile,
la prova della virata controvento come tu hai già indicato nei tuoi interventi precedenti, ma è chiaro che volando per diletto non ho mai affinato quelle abilità che si acquisiscono solo con le gare, osservando i più esperti.
La prossima volta che nasco, voglio nascere in Emilia...
E comunque, Rover, che dire...... Tu faresti termicare pure un manico di scopa....
Un abbraccio
Luiig
luigi.carlucci non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 02 aprile 17, 18:22   #9 (permalink)  Top
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Caro Luigi, che dire. Brindisi non è dietro l'angolo, le distanze sono notevoli. Ma dalle tue parti un paio di garette si potrebbero anche organizzare. Sono sicuro che tra gli amici Oldtimeristi un certo numero di partecipanti ci sarebbero. D'altronde se un certo numero di persone vanno fino a Ramacca vicino a Catania, a maggior ragione si potrebbe fare una trasferta molto meno impegnativa in quel delle Puglie. Poi magari potreste venire voi da noi, in fondo non si tratta di volare assieme tutti i giorni ma un paio di volte all'anno. Così si potrebbe trasferire le esperienze tra chi gareggia spesso e chi non gareggia mai. Ricordati che solo volando in posti diversi, che non sia il solito campo domenicale, e assieme ad altri si impara. Per mia esperienza posso affermare che una termica c'è sempre e ci sarà sempre qualcuno che fa tutti pieni, e se ci riesce lui e io no, il problema non sta nel suo c..o ma nella mia incapacità di leggere le condizioni. Quindi volare, volare, in posti differenti e imparare con l'esperienza a capire dove e quando conviene lanciare. E così per i centraggi. Ti racconto un aneddoto. Quando cominciai nel 2006, dopo anni di F3b, F3j, RCV e pendio, a gareggiare O.T. con i veleggiatori, per vincere un campionato europeo bastava fare tre voli dell'ordine dei 4 minuti di durata ed era considerata una eccellente prestazione, adesso ci sono sempre almeno 6-10 persone che fanno tutti pieni e poi si giocano tutto nel flyoff. Fortuna o affinamento globale dei centraggi e delle esperienze di volo? Direi che c'è stato un notevole miglioramento di tutto. Adesso volare 6 minuti da 80 metri dello sgancio dal cavo elastico è diventato possibile, non eccezionale, ma ora i modelli sono centrati come se fossero degli F3J e non dei modelli da volo libero di quegli anni. Allora le incidenze erano prossime a 6-7 gradi, adesso lo stesso modello vola con 1 grado, massimo 1,5 gradi di incidenza. Il modo di volare è cambiato sostanzialmente e i modelli hanno una nuova giovinezza anche se progettati 70 e più anni fa. Dai, fate, tu e i tuoi amici, uno sforzo e venite a settembre ad Aguscello al campionato Nazionale, portatevi un paio di modelli e vedrete dal vivo cosa intendo dire.

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Originalmente inviato da luigi.carlucci Visualizza messaggio
Grazie Rover.
Quindi provare, provare, provare, provare.....
Con tutti i miei modelli non ho mai "giostrato" tanto sul diedro longitudinale se non quando era macroscopicamente necessario. Certo sempre alla ricerca del CG più indietro possibile,
la prova della virata controvento come tu hai già indicato nei tuoi interventi precedenti, ma è chiaro che volando per diletto non ho mai affinato quelle abilità che si acquisiscono solo con le gare, osservando i più esperti.
La prossima volta che nasco, voglio nascere in Emilia...
E comunque, Rover, che dire...... Tu faresti termicare pure un manico di scopa....
Un abbraccio
Luiig
rovermer non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 02 aprile 17, 23:04   #10 (permalink)  Top
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Aeroporto Aguscello Ferrara settembre 2017
Ci sarò ad assisterlo. E' una promessa.
PS: sul mio comodino tengo sempre quella mia
vecchia copia di "Modellismo" aperta alla pagina
di quel vecchio articolo "Il fiume d'aria".
Certo che poi tra il dire e il fare.....
Un abbraccio
luigi.carlucci non è collegato   Rispondi citando
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