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Vecchio 23 dicembre 09, 10:39   #51 (permalink)  Top
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Purtroppo il test l'ho fatto a modello già chiuso, e quindi non posso misurare ne i giri, ne la temperatura. Ma ciò che volevo dimostrare è che se manteniamo la costante degli ampere e aumentiamo i volt, a parità di calore disperso si "dovrebbe" ottenere un maggior rendimento del motore sviluppato nell'aumento dei giri totali e forse nella coppia, su quest'ultimo non ne sono sicuro al 100% ma dovrebbe essere così.
Scusami ma per lo scopo della discussione non ha proprio senso confrontare due motori diversi...
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Vecchio 23 dicembre 09, 11:18   #52 (permalink)  Top
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Quello che servirebbe, sono dei test adeguati con oscilloscopio alla mano, monitorando tensioni e correnti sulle fasi del motore. In questa maniera poteremmo capire quanti watt per unità di tempo vengono pompati nel motore. Ma è una misurazione tutt'altro che semplice, non tanto a livello materiale quanto a livello matematico.
L'ho fatto proprio di recente: un motore alimentato a 3S a manetta ha qualche percento (dipende dal motore, ma soprattutto dal regolatore!) di rendimento IN PIU' rispetto allo stesso motore alimentato con 4S e gas parzializzato per ottenere gli stessi giri.

Altra prova: motore autocostruito, regolatore hyperion da 10A che regge fino a 4S. A pari giri in uscita (=pari potenza, con la stessa elica) si misuravano 32W in ingresso con 2S (a manetta), 35W in ingresso con 3S e 39W con 4S....

Dicevo che dipende molto dal regolatore: in un'altra prova ho cercato di tenere costante la potenza in ingresso. Ho usato un motore 300 DF da 2200 RPM/V, Lipo 3S, elica Graupner 5,5x4,3, assorbimento impostato a 3A (corrente media, misurata con Ultimeter) con manetta indicativamente a metà.
Con un regolatore Jeti PLUS 18A il motore si attestava a 9200 RPM.
Con un regolatore di mia costruzione il motore girava a circa 10000RPM.
Stiamo parlando di quasi il 30% di potenza in uscita in piu', a parità di potenza media in ingresso!
La differenza stava tutta nella modalità di pilotaggio, a bassa frequenza nello Jeti (8KHz) e alta frequenza con Synchronous Switching nel mio prototipo. Alzando la velocità e l'assorbimento la differenza tra i due regolatori si riduce fino ad annullarsi a manetta.

Secondo me non serve l'oscilloscopio, bastano i sistemi classici purché precisi (pinza amperometrica + voltmetro + contagiri) perché tanto a noi
interessa il comportamento complessivo motore + regolatore.

Max
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Vecchio 23 dicembre 09, 12:33   #53 (permalink)  Top
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L'ho fatto proprio di recente: un motore alimentato a 3S a manetta ha qualche percento (dipende dal motore, ma soprattutto dal regolatore!) di rendimento IN PIU' rispetto allo stesso motore alimentato con 4S e gas parzializzato per ottenere gli stessi giri.

Altra prova: motore autocostruito, regolatore hyperion da 10A che regge fino a 4S. A pari giri in uscita (=pari potenza, con la stessa elica) si misuravano 32W in ingresso con 2S (a manetta), 35W in ingresso con 3S e 39W con 4S....

Dicevo che dipende molto dal regolatore: in un'altra prova ho cercato di tenere costante la potenza in ingresso. Ho usato un motore 300 DF da 2200 RPM/V, Lipo 3S, elica Graupner 5,5x4,3, assorbimento impostato a 3A (corrente media, misurata con Ultimeter) con manetta indicativamente a metà.
Con un regolatore Jeti PLUS 18A il motore si attestava a 9200 RPM.
Con un regolatore di mia costruzione il motore girava a circa 10000RPM.
Stiamo parlando di quasi il 30% di potenza in uscita in piu', a parità di potenza media in ingresso!
La differenza stava tutta nella modalità di pilotaggio, a bassa frequenza nello Jeti (8KHz) e alta frequenza con Synchronous Switching nel mio prototipo. Alzando la velocità e l'assorbimento la differenza tra i due regolatori si riduce fino ad annullarsi a manetta.

Secondo me non serve l'oscilloscopio, bastano i sistemi classici purché precisi (pinza amperometrica + voltmetro + contagiri) perché tanto a noi
interessa il comportamento complessivo motore + regolatore.

Max
Purtroppo c'è sempre da fare la tara del regolatore e della possibilità di impostarne anche l'anticipo correttamente, io comunque riferisco le mie prove a gas al massimo, non parzializzato della metà perchè questa eventualità non mi ha mai interessato, l'uso che faccio del trim riduce la corsa di un 10% .
Interessante il tuo regolatore, ha anche le regolazioni classiche? Sei in grado di venderne qualcuno da 25-30 Ah ? Che resistenza interna ha?


Ciao Umberto

Ultima modifica di milan : 23 dicembre 09 alle ore 12:43
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Secondo me non serve l'oscilloscopio, bastano i sistemi classici purché precisi (pinza amperometrica + voltmetro + contagiri) perché tanto a noi
interessa il comportamento complessivo motore + regolatore.
Per l'appunto... dipende!

se si vuole svelare l'arcano dovremmo per forza capire dove sta il problema... nel regolatore o nel motore?

Se è nel regolatore, potrebbero essere perdite nello stadio di potenza, dovendo switchare più volte in un stadio (per i non esperti: il motore viene governato tramite impulsi sulle 3 fasi opportunamente cadenzati, ogni fase a seconda del punto in cui si trova il rotore si alterna in +, - o zero), nella chiusura non proprio istantanea si brucia potenza inutilmente.
Ma in un regolatore di qualità o addirittura ideale, queste perdite non dovrebbero esserci.

Quindi.. secondo me, la teoria iniziale è esatta, ma se non c'è un elettronica di qualità, non c'è convenienza nel aumentare la tensione massima del sistema, per poi parzializzarla in maniera passiva.

Possiamo dare questo punto per certo?
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Purtroppo c'è sempre da fare la tara del regolatore e della possibilità di impostarne anche l'anticipo correttamente,
Dato che al massimo le differenze tra i due regolatori erano trascurabili direi che pure l'anticipo era equivalente.

Citazione:
io comunque riferisco le mie prove a gas al massimo, non parzializzato della metà perchè questa eventualità non mi ha mai interessato, l'uso che faccio del trim riduce la corsa di un 10%
Il mio era un esempio per spiegare che un regolatore quando parzializza induce sempre una perdita di efficienza globale rispetto al funzionamento al massimo (chiaramente a meno che il motore non sia troppo sotto sforzo al massimo) e tale perdita dipende molto dal regolatore.
Anche il tuo 10% comporta una perdita, magari ridotta ma c'e'.

Citazione:
Interessante il tuo regolatore, ha anche le regolazioni classiche? Sei in grado di venderne qualcuno da 25-30 Ah ? Che resistenza interna ha?
Ciao Umberto
Non al momento. Ora sto terminando la messa a punto di un regolatore per dei droni da 10A ottimizzato per il funzionamento ai regimi intermedi, ma il costo non è confrontabile con i pari corrente commerciali...

P.S: La corrente si misura in Ampere, simbolo A... non Ah
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Per l'appunto... dipende!

se si vuole svelare l'arcano dovremmo per forza capire dove sta il problema... nel regolatore o nel motore?

Se è nel regolatore, potrebbero essere perdite nello stadio di potenza, dovendo switchare più volte in un stadio (per i non esperti: il motore viene governato tramite impulsi sulle 3 fasi opportunamente cadenzati, ogni fase a seconda del punto in cui si trova il rotore si alterna in +, - o zero), nella chiusura non proprio istantanea si brucia potenza inutilmente.
Ma in un regolatore di qualità o addirittura ideale, queste perdite non dovrebbero esserci.

Quindi.. secondo me, la teoria iniziale è esatta, ma se non c'è un elettronica di qualità, non c'è convenienza nel aumentare la tensione massima del sistema, per poi parzializzarla in maniera passiva.

Possiamo dare questo punto per certo?
Posso confermare che tra un regolatore e l'altro vi sono differenze importanti, ma a tutto gas!!!!!!!Nelle fasi intermedie non saprei verificarlo sui due piedi.
Non credo che nella regolazione dei motori per autotrazione esistano queste perdite, infatti vengono scelte tensioni di alimentazione notevoli.
Anche in F1 dove tutto viene estremizzato, nonostante i pericoli connessi il kers lavorava a tensioni elevatissime per ridurre le correnti in gioco, e migliorare i rendimenti.

Ciao Umberto
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Quindi.. secondo me, la teoria iniziale è esatta, ma se non c'è un elettronica di qualità, non c'è convenienza nel aumentare la tensione massima del sistema, per poi parzializzarla in maniera passiva.

Possiamo dare questo punto per certo?
No, la teoria iniziale è sbagliata...
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No, la teoria iniziale è sbagliata...
e della restante spiegazione cosa mi dici?
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Vecchio 23 dicembre 09, 15:10   #59 (permalink)  Top
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Posso confermare che tra un regolatore e l'altro vi sono differenze importanti, ma a tutto gas!!!!!!!Nelle fasi intermedie non saprei verificarlo sui due piedi.
Se ci sono differenze di potenza in uscita importanti sono dovute in massima parte al diverso anticipo, ma non è detto a priori che vi sia un aumento o una riduzione dell'efficienza.
La resistenza interna conta ma non poi cosi' tanto, e tra un regolatore e l'altro di pari corrente massima la differenza è davvero esigua.

Citazione:
Non credo che nella regolazione dei motori per autotrazione esistano queste perdite, infatti vengono scelte tensioni di alimentazione notevoli.
Anche in F1 dove tutto viene estremizzato, nonostante i pericoli connessi il kers lavorava a tensioni elevatissime per ridurre le correnti in gioco, e migliorare i rendimenti.
Ciao Umberto
Le perdite ci sono sempre, altroché!
L'aumento di tensione si persegue per ridurre il peso dei conduttori e dell'elettronica. Le batterie quelle sono, in serie o in parallelo cambia nulla, se non proprio la necessità di usare conduttori maggiori per le maggiori correnti. I semiconduttori e le schede che sopportano altissime correnti richiedono delle superfici di contatto maggiorate, mentre per sopportare tensioni maggiori (e correnti più umane) basta distanziare di qualche millimetro le parti elettriche.
max_ferra non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 dicembre 09, 15:15   #60 (permalink)  Top
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e della restante spiegazione cosa mi dici?
Intendi questo?
Citazione:
..ma se non c'è un elettronica di qualità, non c'è convenienza nel aumentare la tensione massima del sistema, per poi parzializzarla in maniera passiva.
Come ho già detto, nel caso in oggetto, la teoria e la (mia) pratica smentiscono che abbia senso aumentare la tensione per parzializzarla col regolatore, per quanto buono esso sia...
Se il regolatore fosse davvero ideale allora, al più, non ci sarebbe differenza. Ma niente guadagni, se non limitatamente alle perdite dei conduttori lato batteria (e nell'ipotesi di avere batterie di pari energia complessiva e pari potenza)
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