F84f Scala 1:5

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da chrigui

ALT.. ai fini di una gara tipo f4j il gate vale al pari di un'altro con livree corrette..
devi rifarlo identico

diverso se si considera il fatto di riprodurre il velivolo storico con le insegne corrette e gli stencils di allora...in questo caso il gate è una SOLA.

Se dovessi riprodurre un 84 NON per fare gare sicuramente lo farei in base alla doc. storica... (controsenso)
in caso contrario devi farlo basandoti su un velivolo del quale riesci a produrre la doc richiesta dal regolamento..e oggi quelli restaurati correttamente purtroppo non esistono

si vedono modelli da gara che per ovvi motivi sono "volutamente sbagliati" come araldiche , font numeri di carrozzella, stencils e colori... ma devono riprodurre per la gara qualcosa che in origine è sbagliato

Ecco, questa è la risposta che chiarisce i miei dubbi.
Grazie.

[MICHELE77]

Originalmente inviato da Odi

Ciao Michele,
posso chiederti dove hai reperito quelle viti? È già difficile trovarle di diametro 2.2, ma così piccole non le trovo proprio

Grazie e buon lavoro!

Saluti!

Ciao le trovi qui: Jet accessories
il diametro esterno della tesat della vite è 1.83 mm

Ciao Michele

[Flapperone1]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Ho visto solo ora questa discussione dato che non frequento questa sezione, ho alcuni commenti da fare

1) Michele, te lo avevo già detto di persona, ma mi sembra bello ripeterlo qui, complimenti per il soggetto scelto.
2) complimenti per l'approccio scelto e per come sta venendo il lavoro.

poi chiedo

3) riproduzione vuol dire rifarsi necessariamente ad un modello operativo o è riproduzione anche rifare un "gate guardian" magari con insegne sbagliate ?
4) sulla statale tra Bozzolo e Marcaria una volta c'era un F84F , c'è ancora ?

Ricordo che i Thunderstreak si vedevano spesso sorvolare i nostri campi a bassa quota, spesso volavano con un solo serbatoio ausiliario, si diceva che facevano allenamento al trasporto di bombe atomiche .

Ricordo che i Thunderstreak si vedevano spesso sorvolare i nostri campi a bassa quota, spesso volavano con un solo serbatoio ausiliario, si diceva che facevano allenamento al trasporto di bombe atomiche

Confermo....ho parlato oggi stesso con un "datato pilota" di F84F in servizio a Ghedi a quei tempi.
Mi ha spiegato tutto nei particolari, comprese le complesse manovre di sgancio dell'ordigno (dovute alla scarsa potenza fornita dal motore) per potersela dare a gambe il prima possibile....
Veramente affascinante ascoltare i ricordi di un ex pilota......

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da Flapperone1

Ricordo che i Thunderstreak si vedevano spesso sorvolare i nostri campi a bassa quota, spesso volavano con un solo serbatoio ausiliario, si diceva che facevano allenamento al trasporto di bombe atomiche

Confermo....ho parlato oggi stesso con un "datato pilota" di F84F in servizio a Ghedi a quei tempi.
Mi ha spiegato tutto nei particolari, comprese le complesse manovre di sgancio dell'ordigno (dovute alla scarsa potenza fornita dal motore) per potersela dare a gambe il prima possibile....
Veramente affascinante ascoltare i ricordi di un ex pilota......

Se non sbaglio la manovra consisteva in una cabrata piuttosto decisa con sgancio della bomba durante la fase di salita.
La bomba continuava la corsa verso l'alto seguendo una traiettoria parabolica che la portava sul bersaglio dopo un certo lasso di tempo, intanto l'aereo ritornava velocemente sui suoi passi allontanandosi il più possibile.
Certo dovevano essere bombette a basso potenziale.

[DoTuttoPasso]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Se non sbaglio la manovra consisteva in una cabrata piuttosto decisa con sgancio della bomba durante la fase di salita.
La bomba continuava la corsa verso l'alto seguendo una traiettoria parabolica che la portava sul bersaglio dopo un certo lasso di tempo, intanto l'aereo ritornava velocemente sui suoi passi allontanandosi il più possibile.
Certo dovevano essere bombette a basso potenziale.

Esatto, anch'io la sapevo così. Trovai la spiegazione di questa tecnica per lo sgancio di ordigni nucleari durante alcune ricerche in merito all'A6 "Intruder": pare che anche loro sfruttassero questa monovra.

[Flapperone1]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Se non sbaglio la manovra consisteva in una cabrata piuttosto decisa con sgancio della bomba durante la fase di salita.
La bomba continuava la corsa verso l'alto seguendo una traiettoria parabolica che la portava sul bersaglio dopo un certo lasso di tempo, intanto l'aereo ritornava velocemente sui suoi passi allontanandosi il più possibile.
Certo dovevano essere bombette a basso potenziale.

Ha detto esattamente le stesse cose..........impressionante....
Mi ha raccontato anche che oltre ai problemi si scarsa potenza del motore lo stesso andava spesso e pericolosamente in stallo in certe condizioni di assetto e velocita'....per questo motivo l'aereo aveva delle prese d'aria anteriori che si aprivano automaticamente per favorire la "respirazione".
Inoltre la configuarzione dell'ala con diedro negativo,in certe condizioni ,imponeva un "certo manico"....
Il signore in questione e' passato dal T33 con volo assistito dall'istruttore (il che dava una certa sicurezza) al F84F in maniera un po' drastica.....In sostanza, facendola breve, dopo la preparazione tecnica sul velivolo e qualche breve rullaggio veloce in pista, gli hanno messo in "mano" l'aereo e gli hanno detto.... "se te la senti puoi andare"........
Vi dico solo che il suo collega-amico, anche egli proveniente dal T33, non ci e' riuscito.....e cosi' lo hanno sistemato sui C119....
Impressionanti queste storie....storie di piloti che "pilotavano davvero" gli aerei....

[diego80]

Originalmente inviato da MICHELE77

.......

ciao Michele
ho visto il tuo lavoro solo ora e ti faccio i miei complimenti per la realizzazione.
Ti volevo chiedere come mai per il direzionale ti sei costruito anche un master femmina.
Lo usi per fare l'allinemanto della mezzeria del primo semiguscio?

[MICHELE77]

Ciao Diego, grazie.
La culla femmina mi è servita per fresare il timone in un pezzo unico, l'ho usata per piazzarlo sulla fresa una volta fresata la prima metà.
Di certo ora la posso riutilizzare per fare la mezzeria dello stampo.

Ciao Michele

[diego80]

Ciao

l'ho visto fare a molti ma non sono riuscito a capire il perché;
fresando i master con una cnc si ha la certezza che i due pezzi siano perfettamente speculari, qual'é il vantaggio di riunirli e poi creare i due semistampi su un unico solido, non é piú conveniente a questo punto lasciarli separati.
Io mi so costruendo dei pianetti in composito di un sukhoi 29, e la strada che sto seguendo é quella di lasciare divisi i due master speculari senza smazzarmi con sagome, stuccature, e linee di mezzeria. Mi chiedo c'é qualcosa che mi sfugge?

[MICHELE77]

Ciao, nel mio caso il timone è unito alla fuso per cui non potevo non unirli.
Se fai due pezzi e li unisci hai il problema che sui bordi d'uscita fini si possono svergolare quando incolli, se invece fresi in un pezzo unico rimane più diritto.
Nel caso facessi un modello sport sono daccordo farei i due pezzi separati con già il piano di mezzaria, in questo caso essendo uno scale che poi dovrò rivestire in alluminio mi serve tutto in un pezzo.

Spero di essere stato chiaro, altrimenti dimmelo....


Ciao Michele