Aperte le iscrizioni alla prima gara di Autonomy del 11 marzo a Pozzolo Formigaro

[rovermer]

Originalmente inviato da milan

NI, un po' questo e un po' quello, faccio prima a dire che modello non mi dispiacerebbe : struttura tipo INSIDE con 5 o 6 servi nelle ali, terminali come Drela comanda, trave pod e coda come il Supra ma quota con spatolino, e visto che spesso c'è vento profili AG 37 e 38 da flappare in termica (sono sottili ma il longherone in carbonio mi da fiducia), motore ridotto per il massimo rendimento e batterie che fanno piu' voli per non perdere un attimo di buono a cambiarle.
Al momento non mi viene in mente altro (con la juve che perde cosi...)


Umberto

In linea di massima preferisco profili sottili, per viaggiare anche senza carichi elevati, e l'uso del profilo variabile su tutta l'ala. Mi piace il bulbo della fusoliera piccolo per non avere i pesi troppo lontani dal C.G. tanto tra motore, servetti, batterie, regolatore e costruendo leggero in coda si centra il modello senza soverchi problemi. Io uso un motore pesante 140gr e con batterie da 1000 mAh non ho problemi di centraggio nonostante il musetto sia lungo solo di 35cm dal B.E. dell'ala fino al piano di rotazione dell'elica. Per il cabra preferisco il tutto mobile, anche se lo spatolino ha un comando più potente preferisco poter cambiare l'incidenza di volo senza dover intervenire meccanicamente sul profondità. Inoltre il supportino del profondità mobile pesa solo 1,2 gr e non impazzisco per fare uno spatolino rigido. Le prossime gare a cui potrò partecipare in Autonomy, mi confermeranno o meno se le scelte fatte sono funzionali o meno.

[claudio v]

Originalmente inviato da rovermer

... Le prossime gare a cui potrò partecipare in Autonomy, mi confermeranno o meno se le scelte fatte sono funzionali o meno.

Se consideriamo le condi meteo che spesso variano, il vento e le giornate estive termicose e talvolta termicosissime, credo che la cosa più utile di tutte sia avere un modello che si è riusciti a mettere bene a punto e che voli in modo che ci piaccia.
Probabilmente ognuno di noi se lo farà un po' diverso per "adattarselo".

Però, considerando il modello come un attrezzo da gara, il regolamento è la fonte dei parametri guida per progettarlo.

Partendo dal presupposto che di modelli a profilo sottile e variabile ne ho già 2, per il 2018 ho cercato di procurare "l"anello mancante". Per quel che ho potuto vedere nei miei, anche flappando, il tasso di caduta non migliora particolarmente (li si vede anche elaborando le polari con profili2) e per avere un galleggione che ad alti cp funzionasse bene sembrava più utile usare un profilo diverso.
Infatti, in tutti i test fatti, il galleggiamento nel debole era la nota dolente dei miei modelli.

Alla fine profilo e carico alare credo che siano i 2 principali parametri su cui lavorare perché l'allungamento di sicuro funziona per ridurre i vortici di estremità, ma fa perdere superficie e soprattutto Re.

La dimostrazione è stata l'ottima resa dei modelli low aspect (Vettorazzo) delle passate stagioni.
Probabilmente, come in tutto, da una parte si guadagna e dall'altra si perde e il bilancio non è poi così semplice da interpretare.

Se poi si mette a punto un modello perché voli ottimizzato a certe incidenze, a meno di avere vista d'aquila e pollici iper-reattivi, credo che il dimensionamento del profondità (k di coda) abbia la sua importanza (i modelli di Dappo volano in quel modo credo anche grazie a quello).

Oltre a quello credo che la cosa basilare sia avere una struttura stabile nel tempo e robusta, che voli integta e inalterata per molte gare, senza bisogno di manutenzioni particolari.

Sulla forma delle estremità. .. bho sono un po' scettico che possano fare la differenza. In passato ho modificato le tip dello stesso modello anche in modo radicale senza mai percepire differenze sostanziali.

A tutto il resto... a patto di farlo "decentemente" ...bho... attribuirei un peso ridotto nella funzionalità globale alla nostra gara.