Comportamento aliante

[Giampiero]

Originalmente inviato da rovermer

Negli F3J, che volano tipicamente in pianura, non ho mai usato profili portanti in coda che mi avrebbero spostato il fuoco del modello indietro rendendolo stabile anche con C.G. molto arretrato. Comunque i miei modelli arrivavano a terra picchiando, non si rimettevano da soli e andavano sempre pilotati coi guanti di velluto. Un po' come con le belle donne, dolce ma deciso!

Grazie.
Un’altra cosa.., immagino che questi modelli avessero una velocità minima più alta?
E se fosse così cioe rispetto a gli altri eri sempre più veloce come gestivi il “traffico” in termica dove incroci o giri in gruppo era ed è una costante?!
Facendo adesso Autonomy hai riportato anche in questa categoria queste impostazioni oppure ti sei adeguato alla moda di oggi di volare alla minima velocità?

[rovermer]

Originalmente inviato da Giampiero

Grazie.
Un’altra cosa.., immagino che questi modelli avessero una velocità minima più alta?
E se fosse così cioe rispetto a gli altri eri sempre più veloce come gestivi il “traffico” in termica dove incroci o giri in gruppo era ed è una costante?!
Facendo adesso Autonomy hai riportato anche in questa categoria queste impostazioni oppure ti sei adeguato alla moda di oggi di volare alla minima velocità?

In realtà nel roccolo in termica si viaggia tutti alla stessa velocità in quanto si usa il cabra come se fosse il comando del gas. In questo caso il modello si comporta come un aliante full size, se vuoi accelerare spingi la barra in avanti, se vuoi rallentare tiri la barra indietro. Inoltre in termica si fa grande uso di flap su tutta l'ala anche miscelati col cabra in maniera dinamica, cioè un tot di flap fissi e un po di flap, che si aggiungeva o si sottraeva alla flappatura impostata a seconda se cabravi o picchiavi. Quindi con una ulteriore riduzione della velocità.
In Autonomy ho portato la mia esperienza di F3J nei settaggi dei miei modelli. Non ho ancora deciso se conviene volare come se fosse un modello da volo libero disturbato dalla radio con carichi minimi e velocità quindi minime, oppure in maniera più dinamica, con carichi lievemente più alti e profili più veloci e meno curvi. Personalmente preferisco questa seconda scelta, ma quel che conta in gara è settare il modello per l'obbiettivo da raggiungere. Non è detto che settare il modello come se fosse un F3J sia la soluzione migliore, così come il contrario. Di certo se metti il modello in termica, leggero o pesante, lento o veloce, sale sempre. Solo che in Autonomy le termiche le devi prendere molto in basso, non ancora ben definite e formate, e quindi un modello più lento e galleggione magari è avvantaggiato, però è tutto da dimostrare. Di sicuro ho portato il volo più dinamico in Old Time, assieme agli amici ungheresi e cechi conosciuti nei campionati Mondiali di F3J e che adesso, gli anni passano per tutti, non solo per me, ho ritrovato nei campionati Europei Old Time. Settando i modelli di veleggiatori di quegli anni facendoli volare come se fossero moderni, gli abbiamo ridato nuova vita. Nel 2005, prima che entrassimo noi ex F3Jisti, per vincere bastava volare tre voli di 3' 45" e prendere una termica era più un caso che una scelta. Adesso, coi nuovi centraggi, normalmente si è in una decina nei fly off con tutti pieni. Bel passo avanti per modelli di 70 e passa anni fa! Il mio modello tipo, che più mi sta dando soddisfazioni da 11 anni a questa parte, è stato progettato a Livorno dal grande Macera nel 1941. Scusa se è poco.

[Giampiero]

Grazie Rover gentilissimo.
Anche a me all’inizio piaceva il volo dinamico ma essendo appunto alle prime armi e carichi elevati l’uso del cabra mi portava il modello a stringere la virata e quindi ad accellerare, tanto che giravo le termiche a naso giu e coda ritta, per me spettacolare come volo ma dovevo essere solo...

[Peppe46]

Concordo con Rover per assetti con poco DL e centraggi arretrati.

Nei miei, sia pianura che pendio, dopo un primo centraggio alla "supergiùunterzo", tolgo progressivamente peso, fino al limite della controllabilità e le prestazioni migliorano eccome.

A proposito del metodo dell'affondata, seguo questo sistema da quando realizzai i mio primo "quarantottocentine" e recentemente misi pure una paginetta sul mio Blog, per cercare di spiegare il concetto:

Peppe Panzieri: Centrare un Aeromodello veleggiatore RC

Babay,
Pè.

[Giampiero]

Originalmente inviato da Peppe46

Concordo con Rover per assetti con poco DL e centraggi arretrati.

Nei miei, sia pianura che pendio, dopo un primo centraggio alla "supergiùunterzo", tolgo progressivamente peso, fino al limite della controllabilità e le prestazioni migliorano eccome.

A proposito del metodo dell'affondata, seguo questo sistema da quando realizzai i mio primo "quarantottocentine" e recentemente misi pure una paginetta sul mio Blog, per cercare di spiegare il concetto:

Peppe Panzieri: Centrare un Aeromodello veleggiatore RC

Babay,
Pè.

Riguardo l’affondata mi fù consigliato di farla partire da uno stallo di alettoni e non da una picchiata, credo per il motivo che dopo aver dato il comando picchia per il tempo necessario al rilascio dello stesso effettui un comando cabrante.

[favonio]

Originalmente inviato da Giampiero

Riguardo l’affondata mi fù consigliato di farla partire da uno stallo di alettoni e non da una picchiata, credo per il motivo che dopo aver dato il comando picchia per il tempo necessario al rilascio dello stesso effettui un comando cabrante.

Da uno stallo si comprende, ma perché di alettoni, e poi che cosa è uno stallo di alettoni?

[fai4602]

Me lo sto chiedendo anch'io....

[Edima]

E io pure.
Edi

[Giampiero]

rolli il modello di alettoni (purché li abbia, ovviamente) di 90 gradi, lasci che cada acquistando velocità, livelli l'ala rispetto all'asse di rollio e vedi cosa succede.

[massimob]

Originalmente inviato da Giampiero

rolli il modello di alettoni (purché li abbia, ovviamente) di 90 gradi, lasci che cada acquistando velocità, livelli l'ala rispetto all'asse di rollio e vedi cosa succede.

mi pare una manovra UCAS, vista la finalità, magari sbaglierò, illuminami