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Vecchio 19 febbraio 11, 19:47   #33 (permalink)  Top
Renato Privitera
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La diluizione con acetone è stata pratica corrente di molti , probabilmente per una certa velocità nell'essicazione : un trucco era quello di aggiungere tre pasticche di canfora per litro, come antidoto per le macchie biancastre, e guarda caso il tendicarta Aviomodelli,( chi lo ricorda nelle lattine blu ? ) odorava di canfora e l'odore veniva fuori anche dopo anni, quando aprivi la ricopertura ( l'unica nota piacevole in caso di scassatura )

Da un articolo di Carlo Varetto sulla costruzione di un suo veleggiatore A2 (Modelli in Europa gennaio 1970) :

" costruite le semiali, si verniceranno prima con collante ed acetone mantenendo in piano e carteggiando fra una ripresa e l'altra; per l'ultima ripresa si userà metà collante e metà vernice alla nitro e si carteggierà con seppia n500.
La ricopertura è in modelspan la cui adesione è facilitata dalla vernice data in precedenza alla struttura.
Dopo la ricopertura tendere con acqua e verniciare con collante più acetone, poi con solvente o meglio acetato di amile, ed infine qualche ripresa di vernice alla nitro. Le tre miscele usate dovranno essere sempre diluitissime ed il numero di esse non è fisso, ma si può arrivare anche a 10-12 sempre aspetttando almeno 24 ore tra una ripresa e l'altra e mantenendo le ali in piano durante l'essicazione "

E' chiaro che qui si era in presenza di modelli da gara con esigenze estreme di stabilità delle velature : in ogni caso c'è da trarre utili insegnamenti ...
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FAI 7635
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